Oggi, anzi domani il mio lutto diventa un sedicenne.
16 anni fa è morta mia madre. Il mondo è crollato, la terra ha tremato, tutto è cambiato.
C'è un prima e c'è un dopo e quel dopo ora ha 16 anni. Ha i brufoli, risponde male e si sente già grande ma grande non lo è.
Si è sempre piccoli quando si perde la mamma, si è sempre orfani quando si perde una mamma.
Orfani ... si ... come nelle favole: piccoli, tristi e orfani ... a volte nelle favole arrivano delle matrigne atroci.
Io la matrigna atroce non la ho. Ho solo un vuoto enorme, che la vita, il tanto amore che è nato dopo riempiono e hanno riempito.
Ho un buco riempito di amore, ma sono sempre deforme con quel buco nel mezzo della pancia, anche se ora è coperto di fiori, stelle, cibo, amici, figli e amori.
La mia mamma 16 anni fa ci ha lasciato. Con il tempo il suo odore nella vestaglia che conservo a casa di papà è svanito, ma quando la odoro a fondo, proprio a fondo lo sento ed eccola là.
E mi rendo conto che ora che il mio lutto è adolescente, la mia mamma è sempre con me e quando penso a lei sono solo fiera, ammirata, felice, stupita e incantata.
Non sono più triste.
Certo cazzo sarebbe stato bello averla ancora, sarebbe stato bello avesse potuto conoscere le mie creature ... sai che risate si sarebbe fatta con quei due .. sai che esempio di donna speciale, un po' magica e un po' strega, avrebbero avuto.
... sai che mondo speciale avrebbero conosciuto: i suoi libri, i suoi Stanlio e Ollio, le sue montagne, le sue passeggiate, i suoi Inti-illimani e le sue frasi dritte pungenti e secche ... vere ora come allora. Anzi ancora più vere ora che hanno compiuto 16 anni.
"Restate uniti"
"State vicini a papà"
"Perché non lo chiami? Io mi guardo attorno ma ragazzi così io non li vedo in giro"
Ci proviamo mamma, Ci proviamo mamma e sai ... l'ho chiamato poi mamma e ogni giorno lo chiamo ancora.