giovedì 26 novembre 2009

e sono soddisfazioni ...

A volte sembra proprio che, volendo, la soddisfazione la si può trovare in ogni cosa.
Io ne dubitavo e, riassumendo, ho passato molto tempo a pensare che sarebbe stato solo il lavoro da ricercatrice che mi avrebbe fatto sentire soddisfatta nella vita ed invece ... nell'ultimo anno sono tante le soddisfazioni che ho ricevuto ed una sola è stata una soddisfazione da ricercatrice ... e non è neanche quella che mi ha fatto sentire più soddisfatta:
Ecco in ordine confuso ma poi non tanto confuso la top ten delle cose che mi hanno fatto sentire soddisfatta in questo anno di "casalinghitudine" coatta.
Lascio per ultima quella che è l'ultima in ordine di tempo che mi ha ispirato nello scrivere questo post:
TOP TEN DELLA SODDISFAZIONE PERSONALE
1)vedere i bambini di prima elementare al mio ritorno in classe il secondo giorno per montare insieme il loro acquario corrermi incontro ed abbracciarmi urlando il mio nome
2)sentire dalla madre di un bimbo di quarta a cui ho provato a spiegare i segreti del mare, degli Oceani, del pianeta ben 10 incontri che lui di me ha detto "ma è troppo in gamba, riesce a farci capire qualsiasi cosa"
3)aver pubblicato finalmente un articolo su una rivista internazionale
4)essere riuscita a scegliere la cucina giusta per la nostra casetta
5)avere organizzato una bella festa per il mio compleanno in cui tutti si sono sentiti a proprio agio ed io ero felicissima
6)aver iniziato a guidare la macchina a Napoli
7)aver continuato a guidare la macchina a Napoli nonostante tutto
8)aver pianto solo una volta in 3 settimane in India
9)aver cucinato la pasta e lenticchie "più buona del mondo" secondo lamiadolcemetàtuttadunpezzo
10)l'8+ nel compito in classe di geometria della ragazza a cui faccio ripetizioni di matematica

E SO' SODDISFAZIONI

ah non resisto ne ho un'undicesima che mi è venuta in mente ora ... aver saputo che dove lavoravo in Francia c'è qualcuno che dice dopo un anno parlando di me "non dovevamo farla andare via ...".
e queste si che so' soddisfazioni!

giovedì 19 novembre 2009

Immobilità o Movimento?

Una casalinga che si rispetti non affronterebbe questi interrogativi e non trascinerebbe il suo simil-marito per questi sperpetui, ma ormai è chiaro non sono e forse non sarò mai una casalinga che si rispetti ... sono un mostro!
La domanda che mi sto ponendo è questa ... vale la pena, in un paese come il nostro, di sbattersi per aumentare la propria cultura e professionalità nella speranza di trovare una collocazione lavorativa (seppur precaria non sia mai eh!) ?
Sarebbe invece meglio gettare la spugna, coltivare il proprio orticello e ritagliarsi i propri piccoli spazii di manovra, sperando che qualcosa accada?
Personalmente comincio a pensare che le cose non "accadono" o le si fanno accadere o nisba. Io sono un po' stanca, mi rendo conto che ora a 32 anni quella che è comunque e resta una proposta entusiasmante , una rimessa in gioco che mi è stata offerta (andare un mese in USA a misurarmi in un nuovo campo di ricerca) mi pesa un po'. Ossia non penso WOW che figata vado un mese ngli Stati Uniti, penso CACCHIO ... devo fare una valigiona, entrare in un mondo sociale diverso, un paese diverso, misurarmi con la lingua, misurarmi con un campo di ricerca che non conosco, il freddo, le conversazioni con la miadolcemetàtuttadunpezzo su skype ad orarii improponibili per entrambi, la solitudine di un paese straniero ... Insomma sono un po' negativa. Oddio non che io sia la regina della positività di primo acchito, diciamo che il primo pensiero mi finisce sempre su cosa non va o non dovrebbe andare. Comunque rifletto e mi domando "quanto mi ha reso ancor più negativa in un anno questo paese che non premia chi si sbatte e in cui sembra che ogni fatica non venga ricompensata?"
Forse molto e forse proprio per questo mi sa che io all'America ci vado e mi faccio pure un cuore così mentre sto là e ... chissà che ne viene fuori, ma io mi sarò misurata nuovamente, mi sarò messa in gioco ed in discussione, mi sarò mossa ... invece di aspettare che le cose "accadano".

martedì 10 novembre 2009

Produttività negata ...

Perchè anche se ormai non sono più una studentessa di PhD (e d'altronde non sono neanche una ricercatrice o una post-doc bensì una che fa della ricerca per gloria) la mia produttività scientifica è sempre al suo massimo verso quest'ora - le 17 o le 18 - quando tutti intorno a me cominciano a salutare e ad andare a casa e anche in me comincia ad insidiarsi il tarlo del ... vado o no in palestra?
Beh il grafico che ho riportato è una vignetta di un sito carino www.phdcomics.com andate a visitarlo (ma sappiate che sono vignette da dottorandi-nerds)
Beh in quel grafico il picco è alle 2 pm ... in me il picco è alle 5 pm ...
Perchè divento produttiva quando sto per andare via? Il mio orologio biologico (non quello!!!!) è fuori fase e io inizio a fare cose sensate dopo ore di rodaggio ... perchè?
Ma soprattutto PERCHE' INTERROMPO QUESTO MAGICO MOMENTO DI PRODUTTIVITA' SCIENTIFICA PER VENIRE A SCRIVERE AL VUOTO QUESTE COSE???
Alle volte ho degli istanti di profonda lucidità e mi è davvero chiaro che ... io alle volte me le cerco.

lunedì 9 novembre 2009

Grazie Antoine


Grazie Antoine perchè è a lui che devo il titolo di mostro femminile casalinga ... Antoine ha 5 anni ed è francese (anche se ormai parla con l'accento napoletano). Antoine un paio di settimane fà giocava con delle carte di mostri in un gioco di ruoli per bambini, io ero lì a giocare con lui ed ecco che mi sono imbattuta in una carta davvero mostruosa, nel mio alter-ego in miniatura ... era la carta del mostro femminile casalinga. Quindi dico grazie ad Antoine per avermi fatto incontrare anzi scontrare (visto l'impatto "sottile" dell'evento sul mio subconscio) con quel personaggio mostruoso che si impadronisce a volte di me.
Ebbene si mi sto trasformando in un mostro casalinga ...
io che ho 32 anni, un CV di tutto rispetto, un dottorato di ricerca, un post-doc all'estero ...
Ebbene si proprio io mi arrabatto da un anno a questa parte facendo ripetizioni, consulenze, saltuari incontri nelle scuole mentre intanto continuo a scrivere progetti e incontrare nuove persone per provare a continuare a "fare un lavoro che mi piace".
Ebbene si io che ho sempre lavorato ... io ora posso definirmi una casalinga ... ah e che sia chiaro sin da ora, non posso neanche definirmi una mamma (cosa che mi aiuterebbe ad avere un ruolo pienamente riconosciuto nella società)!
Bene (è un eufemismo!!) per la gioia della miadolcemetà (definizione amorevole ma poco corrispondente della realtà visto che per fortuna anche se uniti continuiamo a restare due interi) questo passaggio ha provocato un incremento netto delle mie lacrime, delle mie grida, delle mie manifestazioni di insicurezza (del tipo "come mi sta questo vestito?" seguito da grida isteriche se la risposta non è "sei bellissima"). Insomma mi sono trasformata in un mostro e la miadolcemetàtuttodunpezzo ne subisce che ne subisce, ma ancora non mi ha cacciato di casa, anche perchè cavolo nella nostra amata casetta ci siamo entrati solo 6 mesi fà.
Insomma ho pensato che questo blog potesse aiutarmi a sfogare e esorcizzare il mostrofemminilecasalinga che è in me ... anche perchè ho pensato che questo tipo di mostruosità in questa era di precarietà-crisieconomica-congiuntureastralisfavorevoli è lì in agguato per molti di noi e in aggiunta tale mostruosità mfc si può impossessare anche di chi casalinga ufficiale non è ... ma andiamo con calma ... direi che per oggi può bastare!
Visto che ci siamo e visto che forse fra un po' non abiterà più a poche centinaia di metri da me vorrei ripetere il mio grazie ad Antoine, non solo per avermi illuminato sul mio essere un mostro (per quanto femminile eh), ma anche per essere uno dei bambini più fantasiosi, divertenti, intelligenti e genuinamente simpatici (nel vero senso della parola) che io abbia mai conosciuto ... e (
sia chiaro anche questo) io non sono una di quelle che dice che tutti i bimbi sono belli e simpatici ... anzi!