martedì 5 aprile 2011

epidurale e dolore


Ho partorito 8 mesi fa. Ho chiesto ed avuto l'epidurale perché ne avevo parlato con amiche che all'estero l'avevano già fatta ed una cugina anestesista che aveva fatto la stessa scelta pochi mesi prima. Il mio anestesista mi parlò nella visita di controllo pre-parto del potere del dictat "donna partorirai con dolore" nella nostra cultura cattolica. Ho affrontato il dolore delle mie doglie, con serenità perché sapevo che prima o poi sarebbe finito e perché è stato tutto rapidissimo. Sono arrivata in ospedale alle 22e30 e alle 00:45 il mio bambino era già nato. In quelle ore sono stata lasciata da sola su una branda in una stanza in cui un'altra ragazza molto più giovane di me si lamentava incessantemente e dormiva, si lamentava e dormiva. Continuavo a ripetere "Io devo fare l'epidurale" e nessuna ostetrica è venuta a dirmi come respirare, come aiutare il bambino a scendere ed ho ringraziato il mio corso pre-parto, ero sola. Per andare in bagno sono dovuta entrare nella stanza di due neo-mamme ed usare il loro bagno e per fortuna che il mio compagno si è infilato di soppiatto varie volte nel reparto altrimenti nessuno sarebbe venuto a accompagnarmi in bagno ... da sola non è facile quando hai i dolori. Poi è arrivato il "mio" ginecologo e quasi subito siamo entrati in sala parto. Mi hanno fatto in fretta e furia l'epidurale ed un po' di ossitocina e finalmente ho cominciato a sentire le contrazioni come si deve, prima sentivo solo il dolore, ma non la contrazione. Tutto è andato molto, forse troppo in fretta, il mio dottore era un po' preoccupato perché "tutto evolve molto rapidamente". Poi all'improvviso il dolore si è fermato, nel senso che non è più peggiorato, si è fermato ad una certa intensità ed è diminuito ed io ho spinto, forse non bene una volta, forse il mio piccolo si era incanalato troppo presto, ma sta di fatto che è nato tutto blu e ha respirato dopo un poco. Prima di tutto vi dico che è tutto andato bene, che il piccolo ha 8 mesi è molto sveglio ed è risultato in piena salute a tutti i controlli. Poi vi dico cosa abbiamo dovuto passare noi. La pediatra presente in sala voleva intubare il mio bambino e il mio anestesista (gli anestesisti sono anche rianimatori non lo sapevo) è intervenuto con fermezza evitando che questa pratica barbara venisse applicata per "eccesso di zelo". In quel momento dalla presenza dell'anestesista in sala, la pediatra ha compreso che avevo fatto l'epidurale ed è scattato qualcosa. Intanto noi in sala parto ridevamo e scherzavamo perché era stato bello, doloroso ma bello,lamiadolemetàtuttadunpezzo non era svenuto contrariamente ad ogni previsione, potevamo finalmente buttare via la palla da pilates che campeggiava nel nostro micro-appartamento perché io volevo usarla nel travaglio (poi svoltosi a casa di mio fratello ... senza palla) ... insomma noi ridevamo e gioivamo perché il nostro chiccodigrano dopo un inizio difficile si riprende alla grande da solo, senza intubazione. Dopo un po' però richiamano il mio compagno per dirgli senza delicatezza alcuna che chiccodigrano doveva essere trasferito in terapia intensiva perché era rimasto senza ossigeno e bisognava valutare l'entità dei danni. Per nostra fortuna il mio dottore e l'anestesista ci hanno tranquillizzato per tutto il tempo, ponendo l'accento sullo zelo eccessivo della pediatra di turno. Ma in quella notte è entrata un'ostetrica a controllare la mia situazione e a tranquillizzarmi su quella del nostro piccolo e mia suocera le ha domandato come mai la pediatra era stata così dura con suo figlio. L'ostetrica ha ben pensato di dire "perché voi avete fatto l'anestesia e la pediatra dice che i bambini nascono male con l'anestesia, ma perché l'avete fatto?". Potete immaginare che sia stata dura convivere con questo rimprovero nei giorni seguenti in cui facevo spola nonostante i punti fra il mio reparto e quello di terapia intensiva ogni 3 ore a dare il latte al mio piccolo. Non mi sono sentita colpevole un po' perché per fortuna sono una donna informata un po' perché per fortuna chiccodigrano non aveva subito danno alcuno e un po' perché lamiadolcemetàtuttadunpezzo ha fugato i miei dubbi in un abbraccio e in 5 ferme parole "non è stata colpa tua". Finalmente dopo 4 giorni lunghissimi siamo stati dimessi entrambi, il piccolo aveva solo rotto la clavicola nell'uscita, forse semplicemente le sue spalle erano troppo larghe per il mio bacino o forse i miei tessuti si sono rilassati prima di ogni previsione e quindi lui è rimasto troppo tempo nel canale del parto, forse davvero ho sbagliato una spinta, ma l'epidurale non ha in nessun modo interferito negativamente con la nascita, anzi. Ad aiutarmi a pensarlo in quei giorni c'era un'altra mamma con il bambino con la stessa diagnosi, solo che lei non aveva fatto l'epidurale ed ha tenuto per due giorni la fronte e le labbra nere per il dolore e lo sforzo nelle spinte. Se dovessi avere un altro bimbo rifarei l'epidurale e credo che ogni donna dovrebbe poter fare la stessa scelta liberamente, ma non è così semplice.
Questo post partecipa al blogstorming sul Tema del mese IL PARTO: L'epidurale e il valore del dolore su genitoricrescono.
Questo è il link ad una petizione per l’epidurale, perchè sia realmente garantita a chi la chiede

2 commenti:

  1. ripensando a quei giorni non riesco a trattenere le lacrime...Proprio 2 giorni fa pensavo di mandare una lettera a quella pediatra, per spiegarle perchè essere dottori non è solo scrivere ricette e fare diagnosi, ma entrare in sintonia con i pazienti pur senza farsene travolgere. Non è detto che non lo farò. So però che hanno rovinato il giorno più bello della mia vita, ma so che anche che il nostro Corrado ogni giorno ci guarda e pare dirci "ogni giorno vi ricompenserò per quello spavento".
    Sulla questione epidurale posso solo dire, come per tutto d'altronde che l'informazione vi renderà liberi.

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  2. scambio di visita...
    Non commento, perchè sono "di parte".
    Tanto quello che ho da dire, è scritto da me....


    http://novaranestesia.splinder.com/post/23131866/pensieri-personali

    Valeria

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