mercoledì 14 dicembre 2016

C2

Oggi ho indossato un fiore arancio sullo sciarpone di lana che mi scalda il collo.

Ieri abbiamo avuto i risultati della biopsia delle cellule prelevate con un ago dal mio seno sinistro.

Il reperto dice C2: benigno.

Lo sapevo, lo sapevamo già ma dai nostri occhi sono comunque scese lacrime.
Di gioia.
Di sollievo.

Controllatevi ragazze per piacere, per un mese e mezzo ho maledetto i miei 3 anni di buio nei controlli al seno. Ultima ecografia novembre 2013.

Per mia madre sono bastati due anni di buio.

Ieri luna enorme.
Oggi fiore arancio e mare scintillante e sorrido di cuore.

Sorrido di cuore dell'anello che lui mi ha regalato sulla giostra di Montmartre mentre festeggiavamo i suoi 40 anni.

Ho un uomo che per il suo compleanno mi ha regalato un sogno romantico fra una presa in giro e un "però non significa quello che pensi tu".
Ho un uomo che mi ha regalato un sogno romantico anche se non ama il romanticismo.
Ho un fiore arancio.

Sono fortunata.

lunedì 14 novembre 2016

i tre poteri

Racconto ai miei figli, che ognuno di noi ha avuto in dono 3 poteri alla nascita, come quelli che le 3 fate hanno regalato ad Aurora.
Gli racconto che i miei 3 doni sono:
  • gli occhi trasparenti
  • saper muovere le orecchie
  • fare dei figli meravigliosi
Due su tre li ho ereditati da mia madre e mio padre, lei aveva gli occhi verdi di cristallo, lui sa ancora muovere le orecchie, delle enormi orecchie, alla grande.

Credo di aver regalato a papaverina gli occhi trasparenti e a chiccodigrano il potere dei numeri, che, per quanto sia potente in me, in lui è davvero poderoso.

Al momento nessuno di loro muove le orecchie, ma ci provano ogni volta che gli racconto questa storia e fanno delle facce così buffe che mi confermano puntualmente che ho davvero il terzo potere: quello di fare dei figli meravigliosi.

venerdì 11 novembre 2016

Drago sputafuoco

Quando ti capita che ti stanno presentando in un contesto lavorativo, lo stanno facendo con rispetto e attenzione, sottolineando la tua formazione e dicendo che sei stata scelta per le tue passate esperienze lavorative e le tue spiccate capacità tecniche ...
e ti capita che la persona a cui ti stanno presentando interrompe chi ti sta introducendo per completare la sua frase con una battuta "imperdibile" accompagnata da un sorriso da piacione ossia dicendo che  ... sei stata assunta sicuramente "per gli splendidi occhi azzurri" ...
Tu che fai?

Io ho taciuto. 

Ma mi sono portata un'incazzatura dentro che sono stata come un drago sputafuoco per giorni ...
fulmini e saette da quegli occhi ... altro che splendidi occhi azzurri.

Sappi che se invece rispondi a tono ... sei una stronza ...
Però ragazzi mi sa che è meglio stronza che drago sputafuoco per giorni, e scusatemi tutti ma sappiate che stronze ci diventiamo ... non è che ci disegnano così.

I sorrisi

Papaverina "mamma che vuol dire che Trilly è gelosa di Wendy?"
Io "Che Trilly vorrebbe che Peter Pan fosse solo amico suo, non vuole che lui sia amico anche di Wendy, poi Trilly forse è un po' innamorata di Peter e ha paura che lui si innamori di Wendy"
Chiccodigrano "Io sono geloso di papaverina, perchè non voglio che voi diate attenzioni a lei, io le voglio tutte per me le attenzioni"
Papaverina "mamma tu sei gelosa di papà?"
Io "certo io non voglio che papà si fidanzi con un'altra e quindi sono gelosa, però se papà sta bene con un amico o un'amica io non sono gelosa"
Papaverina "Quindi non sei gelosa se papà passa del tempo con un amico"
Io "no anzi sono felice se lo fa"
Chiccodigrano ossessivo "Io sono geloso di papaverina, perchè voglio che voi amiate solo me, non papaverina"
Papaverina sorridente " Io sono gelosa di tutta la famiglia perchè vi amo tutti e tre e vi voglio tutti per me"

Guardiamo un film per ragazzi con molte battute, chiccodigrano ride a crepapelle gli piacciono gli alieni in soffitta.
Lei sorride
E mentre sorride le chiedo
"papavera ma stai capendo tutto di questo film? ti piace?"
lei sempre sorridente mi guarda e risponde
"No mamma non sto capendo niente, ma mi piace"

Un sorriso che spezzerebbe una trave di acciaio.

giovedì 10 novembre 2016

Di cosa hai paura tu?

Che poi io la mammografia l'ho fatta.
E mi sono pure cacata sotto.
Perchè se vedi scritto "lieve opacità simil-nodulare" non è che ti fai una risata,
poi ho fatto l'ecografia ed è venuta meglio.
Ho fatto la visita con un senologo ed è abbastanza tranquillo pure lui che non è nulla, ma stiamo ancora decidendo se bucarla o no questa  lieve opacità simil-nodulare del cacchio che probabilmente non è un cavolo ...
probabilmente non è un cavolo, ma io comunque mi sono cacata sotto.
E comunque ho fatto pensieri macabri ed atroci.
Perchè stai parlando di verdura a casa dell'ortolano.
Ma dentro di me sono tranquilla perchè non sarà un cazzo questa lieve opacità simil nodulare del cacchio.

Però ho chiamato quella dottoressa.
Dopo 10 anni l'ho richiamata.
E l'ultima volta l'avevo chiamata per dirle di lei
e lei aveva solo risposto "ah si. D'accordo grazie",
e ci ero rimasta di merda.
Ma poi ho capito, perchè ho saputo che era con una paziente e non voleva farle capire che avevo chiamato per dirle che un'altra sua paziente era morta.

Quindi l'ho chiamata dopo 10 anni.
Ho risentito quella voce.
Ho rivisto quegli occhi liquidi che ti scavano dentro.

E ha fatto due domande, solo due:
 a me ha chiesto
"hai fatto il test genetico tu?"
e a lui ha chiesto
"tu la ami?"
e in due domande ha centrato le paure della mia vita.

Ora capite perchè non volevo fare quella telefonata?
non perchè ho paura di questa lieve opacità simil-nodulare del cacchio,
ma perchè ho paura.

giovedì 13 ottobre 2016

Settanta

Oggi sarebbero stati Settanta ...

Io e chicchino abbiamo deciso di fare qualcosa  in tuo onore ...
Gli ho chiesto  "Cosa vorresti fare in onore della nonna oggi, che sarebbe stato il suo compleanno?"
lui mi ha chiesto "Alla nonna cosa piaceva fare?"
e io ho risposto "Leggere"
e lui "Allora leggiamo"
e io "Rodari, le piaceva Rodari"
e abbiamo letto in tuo onore il primo capitolo de "La freccia azzurra" ...

 ... e poi ho prenotato una mammografia

Quando torno stasera chiedo a papaverina la stessa cosa ...
"cosa vorresti fare in onore della nonna oggi, che sarebbe stato il suo compleanno?"
Non mi stupirebbe se volesse cantare e ballare per casa con una mutanda in testa ...
... Nel caso noi lo faremo ...

Ti faccio gli auguri Mamma.
Lo capisco perchè ci hai tenuto a farmi sapere che ero il tuo chicco di grano, ora che ho i miei, lo capisco.





martedì 11 ottobre 2016

Romanticherie papavere e creazioni chicchesche di autunno

Io "mi sei mancata oggi"
Lei "anche tu mi sei mancata"
Lei "vorrei non esistessero la scuola e il lavoro ..."
Lei "anzi vorrei essere una tua collega e ...
 .... anzi no, vorrei tu fossi una bambina e fossi mia compagna di classe ...
.... e poi vorrei vivessimo comunque nella stessa casa per vederti sempre"


Un foglio:
Signor uragano
Signor lava
Signor ghiaccio
Signor mare
Signor notte

una tempesta passata

venerdì 15 luglio 2016

14.7

A quella festa ci sono andata e quella sera l'unico pericolo ero io: per la prima volta alla guida di un motorino.
E ho pure tamponato gli amici miei sulla moto davanti a me a un semaforo.
Quei fuochi d' artificio li ho visti, li ho amati. Io amo i fuochi d'artificio e quella sera l'unico suono sordo era il loro.
Ieri no.
Mi sono avegliata oggi. Ho trovato un messaggio. Ho aperto il giornale. La parola zig zag mi ha trafitto le pupille.
Ho pianto a singhiozzi nel nostro letto, con la paura di spaventare lui e la piccola in mezzo a noi.
Lui si è svegliato, sperava io ridessi.
Ho detto "Nizza"
Sono scappata di là, gli ho detto "i miei amici stanno bene".
Sono vivi, non sono feriti, ma non è vero che stanno bene.
Come fai a stare bene, se sei a casa o in vacanza e tutti ti mandano messaggi per sapere se sei vivo.
Sei vivo ma non stai bene.
Apro facebook e trovo gli aggiornamenti di stato di chi vuole far sapere che "sta bene durante l'attentato di Nizza".
Ma anche loro non stanno bene, sono vivi, è un'altra cosa.
Come fai a stare bene se abiti là dietro, in una casa splendida che affaccia sulle facce quadrate.
Io sono viva, ma non sto bene.
Nizza la amo.
Una città vicina alla mia, ma dove ti senti pulito libero e sicuro.
Ti sentivi pulito libero e sicuro.

In tanti non stanno bene. In tanti non sono più vivi.
E' una festa delle famiglie, per le famiglie.
Siete dei vigliacchi.

In una gara a chi fa l'orrore più grande chi volete che vinca?








lunedì 4 luglio 2016

Femminismo e matrimoni

Mi sono imbattuta in un articolo e un video di donne femministe e della loro idea sul matrimonio.

Fra qualche giorno celebrerò il matrimonio fra un'amica e un amico e nel pensiero del papà che accompagna lei nella sala del municipio ci vedo solo un momento romantico, non ci vedo un retaggio della vendita della figlia al migliore offerente, ma ci vedo un padre che accompagna la sua bambina dall'uomo che l'ama e l'amerà ... però quegli articoli mi fanno pensare ... mi hanno fatta pensare.
Non mi sono mai sposata ufficialmente, ma sono sposata praticamente, ho due bambini, un marito, un lavoro ...
Nel nostro equilibrio famigliare lui è l'uomo che più contribuisce alla casa e alla famiglia che io conosca e non è il solo fra i nostri coetanei, ma anche all'interno di questa fortuna, ci sono delle incombenze che sono solo mie ... ed è quello che viene definito molto bene da Laurie Penny come "lavoro emozionale" ossia "In sintesi, tutto il lavoro che serve per mantenere felici gli esseri umani al livello intimo. "

Nel lavoro emozionale c'è: scegliere la merendina giusta per i miei bambini, preoccuparsi delle loro visite mediche e vaccini, organizzare e gestire la loro vita sociale, ricordarsi dei compleanni di parenti ed amici, telefonare per sapere come stanno tutti, salutare le maestre a fine anno, far sentire coccolato il proprio compagno ... questa invisibile quantità di lavoro non è assolutamente conosciuta e riconosciuta. E' una specie di piccolo motorino che lavora in sottofondo nella tua giornata mentre sei magari impegnata in altro e magari sono anche cose importanti e/o belle ... e che ti fa squillare l'allarme "ci sono i pinguì per domani a colazione? hai chiamato l'otorino?"
...
e sono una mamma semplice, non di quelle ossessionate dai loro bambini o che magari cucina solo dolci in casa per loro al posto delle merendine e il mio compagno è un uomo semplice anche lui, che si accontenta di uno spaghetto con il pomodoro fatto bene da lui per cena e della coccola del caffè appena sveglio ... sono una mamma e una moglie basica, che si complica poco la vita, ma a cui fa piacere che i suoi figli prendano aria qualche volta, che ogni tanto mangino delle cose cucinate da loro, che vedano degli amichetti di tanto in tanto e siano in salute e sereni e sono una compagna che ha piacere se il suo compagno si sente oggetto di piccole quotidiane attenzioni esclusive.

Queste poche basiche cose richiedono un lavoro invisibile ... e forse è invece arrivato il momento di renderlo visibile, perchè le donne se ne sobbarcano la maggior parte nel matrimonio ed è così perchè così deve essere o per lo meno perchè così è ad oggi ... per lo meno venisse loro riconosciuto che per organizzare quel pomeriggio con l'amichetta a fare i biscotti c'è stato un lavoro che va riconosciuto quanto lo è avere organizzato la cena, avere cambiato una lampadina o avere fatto la spesa o un qualsiasi altro lavoro domestico.

Solo dando nome e cognome a cose che meriterebbero un riconoscimento in più si può creare la libertà di scelta ... quante quando scelgono il matrimonio sanno che porta con se anche questo lavoro invisibile? ... e sottolineo l'anche perchè molto spesso non è il solo lavoro di una moglie e madre.

Svolgo il lavoro emozionale con amore, che è una risorsa inesauribile ... e io sono una romantica che crede molto nel matrimonio e che ha scelto di viverne uno per amore e per libera scelta, sapendo in gran parte cosa portava con sé e non l'ho fatto né  per obbligo nè per necessità.

Purtroppo, nel 2016 non tutte le donne vivono vite come la mia e vorrei che si rispettasse un po' di più chi decide di non voler vivere in un'istituzione come il matrimonio e che si pensasse un po' di più a liberare le donne che vedono nel loro matrimonio l'unico istituto sociale che possa dare loro un ruolo accettabile nella nostra società, perchè poi quelle donne sono disposte ad accettare l'inaccettabile.



lunedì 27 giugno 2016

Finestrelle - Romanticherie da chiccodigrano 2

Cade un dentino.
Stupore- Gioia-Felicità

Conversazione origliata
"Speriamo che il topino mi porta due monetine per il gelato, così prendo il gelato al cioccolato anche per te papaverina"

Il topino colpito da tanta generosità si fa prendere la mano e lascia una banconota da 5 euro.

Il giorno dopo al risveglio:

"La mia prima banconota, ma il topolino è impazzito!! La mia prima banconota!!! ...
... mamma esistono gelati da 1 euro?"
"Credo di si"
"allora prendo 4 gelati, uno per ogni membro della famiglia e col soldino in più facciamo anche felice il gelataio"

Stupore- Gioia-Felicità



venerdì 17 giugno 2016

leggi

- Sciatta ... si si mi vesto un po' sciatta ... sciatta è la soluzione giusta, nel mondo della scienza e in quello dei modelli lo sciatto-style è quello che va di più ... ok mi vesto sciatta -
- Si ma i pantaloni sono sgualciti, la maglietta pure ... le scarpe quasi da mare ... troppo ... troppo ... si capisce che poi mi sono vestita sciatta a posta ... leviamo la maglietta, una camicia ... si questa si ... sgualcita pure lei ... ma ci sta ... camicia ma sgualcita ... giusto livello di sciatteria: stile "oggièungiornoqualunquemicahosceltoivestiticoncura"-
-però sti pantaloni sono proprio sgualciti ... ma quanti anni avranno? 10-15, leviamoli va' 'na stirata gli serve una stirata"
-ok così va bene, camicia sgualcita, pantaloni morbidi, sandalo con la zeppa, collana, un po' come tutti i giorni, solo un po' meno curata, che sennò tutti quegli uomini pensano che sono una femmina frivola che pensa solo ai vestiti-

Legge di Serena sulle riunioni
"Il tempo che ci metti a scegliere i vestiti per una riunione è direttamente proporzionale alla loro importanza e inversamente proporzionale alla tua sicurezza"

martedì 14 giugno 2016

Romanticherie da chiccodigrano

"Mamma rimetti quel copridivano con gli elefanti rosso e dorato?"
"Si perchè? Ti piace?"
"Perchè poi così domenica mattina mi sveglio prima di voi e mentre voi dormite io mi stendo su quel copridivano e mi metto ad ascoltare il rumore dell' orologio ... tic tac"

Chissà che magico ricordo ha di quella mattina in cui è stato l'unico padrone della casa a godere del suo silenzio e della sua luce ... sul copridivano con gli elefanti
Avrei voluto essere una mosca per vedere la sua faccia ...

lunedì 16 maggio 2016

Lei

Lei è un carrarmato.
Lei è talmente gioiosa che sembra non vera.
Lei piange a caso per cose assurde ma non sembra che nulla possa veramente colpirla.

Poi però si offende per una sgridata o tiene il broncio perchè rido di lei, perchè lei fa veramente troppo ridere, lo so ... sono di parte.
Fa ridere perchè è divertente, inconsapevolmente matura e anche perchè lei quando ride fa ridere il pianeta. E' il suo superpotere ... gliel'ho detto l'altro giorno.
E per nostra fortuna lei ride spesso, quasi sempre e non perchè è stupida, perchè è felice.
Tutto questo la rende a volte poco reale ... e invece lei è vera, così vera che ...
quando la accompagno e corre dalla maestra col sorriso e poi però torna indietro con lo stesso sorriso e mi dice a bassissima voce nell'orecchio "Mamma oggi torni prima da lavoro?" è come un cannone che perfora lo stomaco.

... e quando poi torno prima e passo un pomeriggio in casa con lei, la gioia che fare anche la più banale delle cose come ritirare il bucato con lei porta, mi fa compagnia per giorni.

Oggi si è svegliata "Domani è la mia festa" mi ha detto come prima cosa.

Buon compleanno papaverina.
Io non mi ero accorta quattro anni fa di aver creato questa meraviglia ... e forse neanche tre o due anni fa ... ogni giorno che passa me lo riveli sempre più.

La vita va per te, papaverina, tu vai per la vita.




venerdì 13 maggio 2016

Ad un trivio

Mi sono regalata 24 ore per me, per una festa di 40 anni per passare del tempo con la mia vita precedente e con le due donne con cui un tempo condividevo la giornata.
Ora la riccia  vive dove per un po' ho vissuto fuori anche io e non la vedevo da quasi 2 anni, ma quando venne lei qui io non c'ero ... ero su venere.
Cecioinbocca invece vive in Italia, la sento spesso e la vedo anche relativamente spesso ... dorme sul letto a castello dei miei bimbi quando passa da noi.
Eravamo più o meno su una strada simile quando loro hanno lasciato Napoli.
Alla riccia mi univa un carattere un po' scontroso ma dall'abbraccio facile (il suo, io ero accomodante, ma un po' celata), l'amore per un sagittario, le sigarette, le magliette da rockettara.
A cecioinbocca mi univa lo sguardo basso, una strada purtroppo comune di una malattia e una mancanza troppo grande quando dovresti pensare solo a diventare donna, l'amore-odio per i modelli, la pignasecca.
E la birra ... a entrambe, fresca, a stomaco vuoto d'estate, per chiudere fuori tutti e guardarci noi tre negli occhi e vederci crescere negli occhi le une delle altre.
Eravamo su una strada, poi loro sono partite, poi sono partita anche io.
Io sono tornata, loro no.
Ora siamo su tre strade.
Sabato si è riunito il mio trivio.

Ho visto che vita avrei potuto vivere.
A vivere lontana da una rete di supporto, in un paese che mi ha rubato il cuore.
A vivere da sola in una casa grande quasi quanto la mia in una città che ho sempre amato.

Ho sentito che la mia vita è mia, che è proprio così che doveva andare e che è la mia strada della felicità, in cui non cambierei nulla, nè per la pausa pranzo con bagno in un mare blu circondata da una lingua di suoni dolci, nè per una vita in cui tutto si può fare in bicicletta e un cinema non diventa un lusso, ma è un'abitudine.

Amo la mia vita, amo quello che sono.
e loro così uguali e così diverse da quelle che eravamo restano Loro.
... e dentro me da quel posto in cui erano, non si sono mosse neanche di un centimetro.

Auguri gè.
Auguri amiche mie, quest'anno ne fate 40.
Io ho ancora un anno di respiro.
Ci vediamo l'anno prossimo.
ps ge' ... a romperti il polso pogando la sera della tua festa di quaranta anni ... sei un mito ... solo tu!





mercoledì 20 aprile 2016

la rete

Sto vivendo una serie di piccole e grandi vicissitudini che mi stanno colpendo molto da vicino e di cui non parlerò qui, quindi rassegnatevi a un'immagine di foschia densa, densissima, che mi avvolge ... descrive bene la scena.
Mi sembra che questo 2016 abbia sparato tutti i suoi colpi di scena negativi nei primi mesi della sua esistenza.
La mia casa, il mio porto sicuro, i loro sorrisi mi guidano la strada.
A volte porto a casa un vaso colmo e basta una goccia per traboccare e trabocca su di loro, ma loro mi amano e incassano. Ci siamo anche per quello.
Penso un po' ai guai e a come sia normale e giusto esserci se c'è un guaio per chi ami.
La famiglia è fatta di tante persone ... da ieri ho iniziato a chiamarla rete.
La rete è fatta da tante persone, anzi, la mia rete è fatta di tante persone.
La rete si coltiva, non è dotata di tanta autonomia ...  e io la coltivo, ci provo, sembro un giocoliere e a volte mi viene meglio e a volte peggio, ma io ci provo non senza sensi di colpa per chi fa i salti mortali con me.

La rete si coltiva e la rete c'è ed è giusto e bello che ci sia se succede un guaio, ma ieri mi si aiutava a pensare che è altrettanto bello e giusto esserci se c'è una cosa bella da festeggiare.
In questa fitta foschia dove si naviga a vista mi coltivo come piccoli fiori questi spazi per festeggiare  chi è nella rete, ed è nel mio modo di essere, io sono così.
Non tutti coltivano la propria rete ed è brutto non trovarla sotto se si cade ed è altrettanto brutto non trovarla a rilanciarti in aria per festeggiare con un hip hip hurrà.
Sono scelte, modi di essere, scelte di sistema e nessuno può dire quale sia il sistema migliore perchè quello che va bene ad uno può non andare bene ad un altro.

Ho studiato ecologia.
Una comunità, in ecologia, è definita come un insieme di individui raggruppati in popolazioni che condividono un ecosistema e sono connessi da una rete di interazioni, se le interazioni sono alimentari si parla di rete trofica, la vecchia catena alimentare dei libri di scuola. Il leone mangia la gazzella, la gazzella mangia l'erba, ma magari il leone mangia anche lo gnu, che mangia la stessa erba o magari un'altra pianta, insomma se tracci delle linee come se fossero fili che li collegano tracci una rete.
In questa rete ci sono molti nodi, gli individui.
Se per caso avviene una perturbazione nell'ecosistema e questa perturbazione tocca la rete per intero o alcuni dei suoi nodi, più nodi ci sono più la rete è in grado di riarrangiarsi, sostenersi e trovare un nuovo equilibrio.

Ci sono nodi più importanti per il sistema e nodi meno importanti, e i primi guai a chi li tocca, si rischia il tracollo del sistema, ma i nodi tutti sono importanti, perchè constribuiscono a garantire la stabilità del sistema e di tutti i nodi che ne fanno parte.
E' estremo il fascino di una piccola rete fatta tutta di nodi vitali, essa è magica, sa di vita.
Purtroppo però, la sua stabilità è in balia degli eventi, manca la matrice di sostegno, è una rete pericolosa, ma vivaddio che esista una rete così stretta anche se non tutti siamo nostro agio in una rete così mozzafiato.

La mia rete è invece fatta di nodi vitali per cui mi farei uccidere e di nodi importanti, ma anche di altri nodi meno importanti, ma che ci sono comunque, è una rete vasta.

Forse io punto solo alla mia sopravvivenza, a quella dei miei, al benessere del mio sistema, ma ci tengo alla mia rete e la coltivo nella buona e cattiva sorte, senza per questo dare meno importanza chi è nello stesso nodo con me perchè è la mia famiglia.
Anzi credo di farlo anche per loro e forse dovrei sentirmi meno in colpa per i salti mortali, se fattibili e non doppi carpiati.
L'ho capito solo ieri.






giovedì 3 marzo 2016

C'era una casa ...

C'era una casa con la porta sempre aperta, a tutte le ore del giorno e della notte.
Con una stanza armadio da cui tutte potevamo attingere sempre.
Con un cagnolino che abbaiava come un dannato e aveva un solo testicolo e tutti lo prendevamo in giro.
C'era una casa con un papà con la erre moscia e una simpatia innata e una sorella altissima che dormiva fino alle 13 anche a 30 anni e mi ricordo che mi sembrava strano.
C'era una mamma .... anche lei con quella cazzo di sigaretta sempre accesa, sempre.
Quella casa è stata la mia casa per anni, la nostra casa per anni.
Eravamo sempre tutti accampati là.
C'era cibo per tutti, c'erano sigarette per tutti, letti per tutti, vino, birra e cioccolata per tutti.
Mai quella porta è stata chiusa per me.

Chissà come sarà quella casa ora.

Signora, lei resterà in tutti questi ricordi, nei suoi sorrisi sornioni di fronte alle nostre cose di ragazzine, nel suo esserci stata quando io e lui eravamo agli albori e soprattutto nella sua porta sempre aperta ... e adesso che sono donna e mamma capisco quanto amore ci fosse dietro quella porta sempre aperta. Molto amore.





martedì 1 marzo 2016

Genitori visti dai figli

seguendo
http://erounabravamamma.it/genitori-visti-dai-figli/
che ha seguito
http://www.internazionale.it/opinione/claudio-rossi-marcelli/2016/02/05/visti-dai-figli-2

le risposte di chiccodigrano a 5 anni:

Cosa ti dico sempre?
Sei il bimbo migliore
Cosa mi fa felice?
Giocare
Cosa mi rende triste?
Quando siamo arrabbiati
Come ti faccio ridere?
Mi fai il solletico
Com’ero io da piccola?
Monella
Cosa mi piace fare?
Giocare
Cosa so fare bene?
La mamma
Cosa non so fare?
La cacca (strano l'avesse citata solo a questo punto)
Cosa ti piace fare con me?
Giocare
Che lavoro faccio?
La scienziata

mercoledì 17 febbraio 2016

Io non mi sposo

Io non mi sposo perchè mi scoccio
Non mi sposo perchè mi annoio a organizzare un matrimonio napoletano, senza esagerare e cadere nel boss delle cerimonie, ma alla miadolcemetàtuttadunpezzo piace mangiare ai matrimoni e stranamente, nonostante la sua idiosincrasia per gli eventi mondani, lui ama andare ai matrimoni degli altri ... cioè ci rimane male pure se uno non lo invita ... e poi che fa ... non li invita o gli fa mangiare solo un piccolo buffet in piedi?
Impossibile, ed ecco lì lo spettro dei 230 invitati che si fa avanti e allora ... allora no non mi sposo.
In realtà lui secondo me non si vuole proprio sposare, perchè gli ho proposto di farlo solo noi 4 su un'isola che amiamo e mi ha detto di no ... e ho deciso un bel po' di tempo fa e ne sono ancora convinta che se non sposarmi lo fa essere il compagno e il padre che è senza sentire l'aria che gli manca nei polmoni ... a me va bene, anche perchè mi scoccio e me ne fotto ... certo una puntatina a scegliere un abito da sposa prima di diventare troppo vecchia per pizzi e merletti la farei, ma pizzi e merletti non valgono il respiro di mio marito e non è e non sarà un abito a fare di me una moglie.

Lo fanno il caffè al mattino, il pensiero per come sta, per cosa dovrebbe mangiare per non far salire troppo le transaminasi, i tacchi dentro casa per non farmi trovare pinza in testa e tutona tutte ma tutte le sere che rientra, i film di James Bond anche se mi faccio la palla, le valigie sempre aperte ai piedi del letto, il no a quelle melanzane sott'olio buonissime ma piene di aglio che lui se ne accorge come entra dalla porta, i piedi che si toccano la notte in un letto troppo affollato.
Lo fanno le risate a due e a quattro che facciamo, i viaggi in macchina, autobus, aereo, treno, nave che ci portano a sognare e a ricordare, i libri e le parole  che ci scambiamo, i dubbi che ci poniamo e i lamenti che ci facciamo.
Lo fanno anche le litigate e le guerre fredde, perchè li voglio conoscere una moglie un marito che non litigano, anzi no non li voglio conoscere.

Da un po' di tempo però c'è un altro motivo per cui io non voglio sposarmi e oggi lo è ancora più forte.
Io VOGLIO essere parte di una famiglia non tradizionale, perchè mi fa schifo come il mio paese si rapporta alla famiglia, con ipocrisia, falsa morale e mentalità retrograda.
Perchè mi fa rabbia che io potrei sposarmi e non me ne fotte e poi magari c'è chi invece ci terrebbe davvero e lo farebbe con amore pari al mio e non lo può fare.
Ma la cosa che mi fa davvero più rabbia è che a noi basta guardarci perchè io rimanga incinta, ma se non fosse stato così lo sai da quanto mi ero sposata io se fosse stato necessario per avere dei bambini ... e vaffanculo ai 230 invitati, vaffanculo alla dieta per entrare in un vestito bianco e vaffanculo pure alla mancanza di respiro di mio marito (senza offesa eh), che per avere un figlio avrebbe imparato certamente a fare meditazione ogni mattina ripetendosi "è solo un pezzo di carta".
Mi fa davvero incazzare, non mio marito, ma che lui lo potrebbe essere e alcune delle persone che più abbiamo vicine al mondo questa cosa non la potrebbero ancora fare in questo paese di merda.

Scusate le parolacce, è il primo post che scrivo pieno di parolacce, ma oggi mi girano e molto e non ho voglia di essere educata.




martedì 16 febbraio 2016

Cosa ti ricodi di noi?

"Le coccole che vi facevano i vostri genitori ... tante ma proprio tante"

"Ricordo una famiglia unita, bimbi amati, una famiglia allegra"

Hai voglia a rimuginare sugli errori che possono aver fatto e sui segni che possono avere lasciato ...
Poi ti dicono questo e ti senti la persona più ricca del mondo ... e anche un po' stronza a sprecare tante energie a pensare a cosa possono aver sbagliato.

lunedì 15 febbraio 2016

Romanticherie papavere di San Valentino

"Mamma io sono innamorata di tutti, non solo di papà, ma anche di te e di chicco, io sono innamorata di tutti voi. Tanti auguri mamma, è la nostra festa"

FELICE

mercoledì 3 febbraio 2016

Cose da non dimenticare

Un picnic vicino a un fiume noi 5, che sia realtà o sia stato un sogno non lo so
Le canzoni di fratellogrande
Le mani di fratellopiccolo
Quel tè caldo in una sera fredda a pochi metri da casa con papà per avere un po' di spazio per parlare senza bimbi
La prima volta che abbiamo trovato la posizione comoda sul divano nuovo e ci siamo stravaccati abbracciati
"Mamma ho la corritudine, un'antica malattia che colpisce chi va a correre ..."
La sua coda biondissima mentre balla per le strade di Cuba
I fiordifragola all'uscita di scuola dal tabaccaio sulla strada di casa
Io e lei a guardar la tele minuscola in cucina  sulle sedie di legno tirolese azzeccate azzeccate
La sera in cui mi ero lasciata con il mio primo amore e lei mi ha detto "ti voglio bene, facciamo come nei film americani che se lo dicono sempre ..."

Perchè se non le metto da qualche parte queste cose potrebbero scomparire ...
Non sarebbe giusto.

martedì 2 febbraio 2016

We Are Family

Siamo una famiglia.
A casa nostra siamo quattro.
Alla spesa ci pensiamo in due, in verità una più dell'altro ma ci pensiamo in due e quando si va con uno o due di noi dentro al carrello è più divertente.
Spazziamo in due, in verità uno più dell'altra ma lo facciamo tutti e due.
Cuciniamo tutti e quattro, ce ne è uno che per farlo deve per forza indossare il cappello da cuoco e lo fa con un sorriso che vale per quattro, ma lo facciamo tutti e quattro.
Giochiamo con i trenini tutti e quattro, in due sono specializzati in piste megagalattiche, e ce ne è una che fa le saldature se si rompe un filo, ma poi a farli girare ci pensiamo in quattro .
Giochiamo con le bambole tutti e quattro, poco perchè non ci fa impazzire, poi quelle bambole cantano in lingue sconosciute e hanno i capelli troppo difficili da pettinare ... e a noi non piace pettinarci, quindi ci mettiamo nei loro panni e lo facciamo poco tutti e quattro.
Tutti e quattro abbiamo dei figli,  per due di noi i figli sono in carne ed ossa, per gli altri due sono bambolotti in plastica profumata e ovatta.
Non amiamo tutti travestirci, ma in due si travestono molto e in due li guardiamo quando lo fanno e ridiamo molto.
C'è solo un vestito da supereroe in casa ed è dotato di gonnellina.

Siamo due uomini e due donne in famiglia, ma soprattutto siamo quattro persone e il nostro sesso non influenza quello che possiamo o non possiamo fare, quello che dobbiamo o non dobbiamo fare ... e non lo fa neanche il sesso di chi amiamo.
Noi vorremmo che fosse così anche al di fuori delle nostre quattro mura.
We are family.

giovedì 7 gennaio 2016

07/01/2016

Viva la scuola.