martedì 22 giugno 2010

3


Ieri per la prima volta il numero 3 mi ha colpito come un auto in piena corsa ... SBANG
Ero al supermercato e ... beh avevo deciso che era arrivato il momento di cambiare la mia tessera fedeltà ... infatti abbiamo continuato ad usare ... quella di mia mamma che ormai è quasi 4 anni che non c'è più.
Insomma era già significativo questo passaggio, e già l'ho fatto a metà ... non ho avuto il coraggio di restituire quella a nome di mia mamma. Leggere il suo nome nelle offerte punti fedeltà quando arrivo a casa vecchia ha un che di rassicurante, così come lo ha quella tessera ... che per ora giace in una tasca secondaria del mio portafogli ... e poi ci domandiamo come mai pesa un quintale????
Già volevo fare un passo e mi ero ritrovata a fare un mezzo passo ... ma intanto c'ero ... camminavo ... riempivo il modulo quando mi sono trovata davanti questa domanda:
"Da quante persone è composto il nucleo familiare?" ed eccolo là SBANG un auto, no anzi no un tram in piena corsa mi ha colpito in testa ... ho pensato, ripensato ...
E durante i pochi secondi in cui questo SBANG mi ha colpito ... i passaggi sono stati - ma come??? io ho un nucleo familiare ????-... - ah si, siamo in 5: io, mamma, papà, ...-... -ah no caspita siamo 4-.... -anzi no ma dai che scema lo so che siamo 2 - ... - ehm diciamo 2,5, anzi per la precisione saremo 2,9 ormai - ... - beh direi che per facilitare le cose al signor GS potremmo scrivere 3, che ne dici Corrado? - ed ho scritto "3" ... perchè ebbene si ... fra poco saremo in 3!
Devo ancora riprendermi dal questionario GS
ps in alto a sinistra: una delle notre prime foto in 3!

venerdì 18 giugno 2010

Grazie dottore


Ieri abbiamo incontrato per la prima vota un pediatra, l'abbiamo fatto al corso pre-parto ... e ce ne siamo innamorati.
Ho pensato a quanto tanti fattori contribuiscano a rendere una persona un buon dottore e ho ripensato ad una cosa a cui penso spesso. Mi capita spesso di soffermarmi a pensare a quanto siano importanti nella vita professionale qualità alle quali non sempre si pensa quando si sceglie una certa strada.
Ci sono carriere in cui l'ambizione e lo spirito di sacrificio sono molto importanti, altre in cui la curiosità e la organizzazione lo sono altrettanto ed altre in cui la capacità di comunicare e di entrare in sintonia con il prossimo per vie diverse da quelle di comunicazione "classica" lo sono ancor di più.
Nel lavoro della ricerca ambizione, spirito di sacrificio, organizzazione e curiosità sono importantissime, ma forse io pecco nei primi due ehm tre punti ... o meglio diciamo che ambiziosissima non sono mai stata, ma mi sono dedicata con molto sacrificio a questo lavoro ... il desiderio di sacrificare la mia vita privata per il lavoro è però scomparso nel tempo, prima di tutto credo perchè è migliorata la mia vita privata e è più difficile sacrificare qualcosa di bello e sereno, ma anche perchè col tempo questo spirito di sacrificio è stato mortificato dall'inutilità dei sacrifici stessi, ma di questo forse ne ho già parlato qui. Insomma poi curiosa si lo sono, ma organizzata proprio no, inutile mentire. Mi sto rendendo conto che affronto il lavoro con uno spirito ed una carica minori rispetto al passato. Ossia lavoro perchè devo lavorare, ma lo faccio con tanta fatica, sarà perchè un po' mi annoio, sarà perchè ora ho altre cose molto più belle a cui pensare, ma le cose vanno così ... ho letto che le madri diventano efficientissime sul lavoro, in quanto cercano di sfruttare al menglio il tempo che non passano con i loro bimbi e spero davvero che succeda anche a me.
Invece io ieri ho conosciuto un pediatra che sembrava racchiudere tutte le doti che secondo me deve avere un buon dottore e soprattutto un buon dottore per bambini: simpatia, empatia, attenzione al prossimo, leggerezza nell'affrontare argomenti pesanti, capacità di trasmettere sicurezza e soprattutto un amore per i bimbi, per la maternità e la paternità e soprattutto un grande amore per l'amore in se.
Insomma è da ieri che penso molto a lui a quella sua frase che mi ha fatto sentire "pronta"
"quando avete deciso di avere un bambino (anche chi l'ha deciso un po' meno degli altri) è perchè avete riconosciuto dentro di voi per la prima volta la capacità di essere una buona madre ... non vi resta altro che svilupparla al meglio". Penso molto a lui anche perchè ho saputo che sta vivendo un forte momento di dolore personale, ed ancora di più lo ammiro per come è stato capace di trasmetterci gioia per la meraviglia che ci sta succedendo.
Grazie dottore da parte nostra. da parte mia, del pancione e della miadolcemetàtuttadunpezzo. Stiamo pensando tutti molto a te anche se ti abbiamo conosciuto solo ieri e spero che tutta questa nuvola di pensieri positivi stia portando un po' di luce nelle ore tue e dei tuoi bambini.

mercoledì 9 giugno 2010

...l'altra faccia della medaglia ...


Ho iniziato l'ottavo mese e pare proprio che il mio corpo mi stia dicendo in varie maniere "e datti una calmata Serè" e ok siccome io poi proprio scema non sono lo ascolto e faccio la donna incinta.
Cosa vuol dire "fare la donna incinta"?
Evitare di sbattersi fra tre posti di lavoro in un giorno solo, evitare di andare per ufficii a fare file per provare a trovare soluzioni a problemi che altri dovrebbero risolvere, evitare di starsene in giro dalle 10 di mattina alle 16 del pomeriggio, anche se si sta solo girando per shopping, evitare di dire sempre faccio io, fermarsi ogni tanto, mettersi gambe all'aria, dire "non ce la faccio", evitare di andare in giro sotto il sole nelle ore più calde ... insomma ... darsi una calmata ... ma se fosse invece un togliersi un po' di se stesse?
Ho iniziato un corso preparto ed una ragazza molto più profonda di me, l'altro giorno ha raccontato come si stia rendendo conto che ora il suo tempo non è più solo il suo, le sue decisioni non sono più solo sue, lei si sente svenire ogni tanto e quindi ha dovuto iniziare a "regalare" il suo tempo alla sua bimba. Lei ne ha parlato così ... come se queste rinunce (a cui lei è abbastanza abituata avendo avuto varii disturbi in gravidanza) le ricordino che ora c'è qualcun altro a cui lei deve spiegazioni ora: la sua bambina.
Io ho rinunciato ben poco dall'inizio della mia gravidanza, ho volato, sono stata un mese da sola oltreoceano, sono andata in motorino, ho sempre guidato, ho sempre lavorato, ho sempre preso i mezzi pubblici, ho evitato pochi cibi, sono stata a Parigi, sono stata alle Eolie, ho sempre camminato ... ho detto poche volte "no sono stanca, meglio di no" ... beh ora ho iniziato a dirlo, perchè beh ho iniziato a sentirmi stanca, ho ascoltato il mio corpo e ora me ne sto un po' più buonina ma ... non avete idea quanto tutto ciò mi annoi ... e penso a quelle poverine che hanno passato a letto buona parte della gravidanza e penso a quando sarà difficile mettere il naso fuori casa perchè il bimbo sarà piccino, malato o solo stanco e piccioso e un po' mi spaventa, non riesco a dire "è un regalo che faccio al mio adorato bambino" nonostante adorato lo sia.
So che il non entrare nei miei vestiti, l'insonnia, il peso della pancia, le mani e i piedi come salsicciotti, la fiacca, il morire dal caldo quando ci sono solo 25 gradi, sono la faccia fastidiosa di una meravigliosa medaglia ma ... oggi faccio fatica a girarla questa medaglia.
Forse ci vuole un po' di tempo, forse devo solo abituarmi o forse non poter ancora stringere la medaglia nel suo splendore rende un po' pesanti alcune rinunce ... ma sono cose con cui la nostra mente ed il nostro corpo devono fare i conti ... ho sentito dire che l'insonnia serva a abituare le donne ai risvegli notturni per nutrire il bambino, può darsi che i malesseri dell'ultimo periodo servano ad insegnare lo spirito di sacrificio che solo una madre può avere ... forse è questa la faccia bella della medaglia che avevo paura di guardare.