mercoledì 28 ottobre 2015

Ricordi

I ricordi non durano per sempre.
e io lo so, lo so bene e poi come persona ho uno spazio limitato ... c'è chi ricorda tutto, io no.
Io sono brava a dimenticare.
E' anche per questo che scrivo qui, per non dimenticare.
Per non dimenticare, cose, persone, momenti e sensazioni.
Non è tutto archiviabile nel cervello, nel senso che alcune cose, soprattutto le sensazioni  svaniscono presto.
O meglio le sensazioni restano e a lungo ... ma non sono più ancorate ai ricordi e restano vele al vento.
Mi è stato consigliato di scrivere tutto quello che ricordo.
un po' già lo faccio.
I ricordi vecchi faccio fatica a metterli giù, ma lo farò.
Intanto ieri pomeriggio mia figlia ha pianto per 10 minuti perchè voleva la baby-sitter e non me, ma questo forse è meglio dimenticarlo.
Meglio ricordare quando esce fuori da quella stanza e sorride e fa la telecronaca "mi sono svegliata, ho chiesto se era giorno, ho preso il mio pupazzo e l'acqua e sono venuta"
è meglio ricordare che mio figlio l'altro giorno, dopo aver chiamato la sorella scema troppe volte è finito in punizione e dal suo angolo di silenzio mi ha detto
"mamma io quando sto in punizione divento più male"
"che vuol dire chicco?"
"che mi arrabbio ancora di più e faccio ancora peggio"
e ha 5 anni e capisce queste cose e ha un'intelligenza emotiva più sviluppata di quella di molti adulti.
Io poi gli ho detto
"chicco tu non devi passare quel tempo a arrabbiarti di più, ma a capire come fare per non rifare più questa cosa"
"ah ho capito, devo fare un piano".
E ieri io cretina come non mai, romantica e disperata come solo una mamma che capisce che suo figlio diventerà grande, perchè guardandolo in viso, quel viso per un attimo è diventato adulto e allora io
"chicco mi prometti che da qualche parte del tuo cuoricino, resterai sempre questo bimbo che si fa leggere le favole?"
e lui
"mamma promettimi che non dirai mai più questa cosa brutta".
Perchè non devo dirlo, non devo dirglielo.
Devo portarmelo io nel cuore, come ricordo il suo volto bambino mentre leggiamo, lui deve diventare altro ... non sia mai che lo faccio diventare Robertino ...

martedì 13 ottobre 2015

Oggi ti regalo ...

Oggi ti regalo ...
quel sole che si rifletteva stamattina sul mare nella classe di chiccodigrano,
un suo sorriso con gli occhi ugualmente lucenti,
la manina di papaverina che ti batte sulla spalla mentre ti abbraccia,
un film di Stanlio e Ollio per farti ridere rumorosamente,
un pomeriggio io e te su via Roma,
una battuta caustica della miadolcemetàtuttadunpezzo,
una canzone per prenderti in giro da parte di fratellogrande,
una carezza da pranoterapeuta da parte di fratellopiccolo,
uno scusami da parte di papà,
quello spinello che dicevi di volere un giorno provare.
Auguri mamma.




giovedì 8 ottobre 2015

Le nostre speranze

Sulla strada per andare a scuola incontriamo ogni giorno un ragazzo, che salutiamo e che ci saluta.
Sta li' in piedi con il cappello in mano e chiede l'elemosina.
Stamattina chiccodigrano mi ha chiesto
"Mamma perchè quel ragazzo sta sempre là in piedi?"
e io non capivo
"quale ragazzo?"
e chiccodigrano "quello con la maglietta rossa, che sta sempre in piedi con il cappello in mano ..."
e io ho pensato che forse davvero per noi c'è speranza.

E sono questi bambini qui la nostra speranza.
Ora non voglio entrare nel dettaglio della conversazione complicata che è seguita sul fatto che quel ragazzo chiede l'elemosina; sul perchè io non gli do i soldi, ma lo saluto e gli sorrido; sul fatto che magari un giorno gli portiamo qualcosa di buono da mangiare, ma che i soldi non voglio darli a chi lo ha messo su quell'angolo di strada; sulle cose da bimbi puri che hanno detto i miei bambini; sul loro volerlo aiutare invitandolo a pranzo ... no non voglio entrare in questo dettaglio perchè queste cose da bambini puri sono cose che forse anche io ho detto da bambina.
E io non ci sono riuscita a cambiare alcune cose, non ci sono riuscita io e non c'è riuscita la mia generazione.
La mia generazione non cambierà le cose attraverso le sue azioni, nonostante io ci avessi un tempo sperato, ma forse lo farà mettendo al mondo dei bambini che vedono le cose in maniera diversa.
Dei bambini che in quel ragazzo vedono per prima cosa la maglietta rossa e non la pelle nera.

martedì 6 ottobre 2015

da grande

"Mamma da grande non voglio più fare la cicciona, mi fermo prima non divento una cicciona."
"Mamma ho cambiato idea, da grande voglio fare la gelateria." ...
"perchè voglio fare le polpette, ma non di carne, le polpette ... le polpette di gelato."
Finalmente ho capito perchè vuole diventare una gelateria, non una gelataia sia ben chiaro, lei vuole essere una gelateria ...  ed era strano perchè a papaverina il gelato piace solo se squagliato, non capivo questa attrazione: mia figlia è affascinata come me dall'aggeggio per fare le palline col gelato ...
e ha il super-olfatto come il padre:
l'altra sera nel letto "mamma cos'è questa puzza?" si copriva la faccia con le mani mentre con calma io e il fratello coontinuavamo a leggere la storia del topino Federico.
"mamma bleah" sniff sniff ha iniziato a odorarmi in ogni parte, e poi ... eccola l'origine della puzza disgustosa .. era il libro del topino Federico, che odora di quell'odore strano di inchiostro che sembra un po' vomito dicamocelo ... ma diciamoci anche che era un odore che solo una super-eroina come lei o un super-eroe come il padre poteva percepire ...
lei ha ereditato il super-olfatto e lui ha ereditato la voglia di sfottere
e ora ho ben due segugi per casa pronti a indovinare cosa ho cucinato 3 ore prima e ben due sfottitori capaci di prendermi in giro per le mie debolezze ...
e mi piace.