martedì 11 maggio 2010

Ecco il libro di wonder

Miei cari esigui lettori, sono molto lieta di annunciarvi l'uscita di un libro ... di cui spero vincere una copia grazie a questa segnalazione.
La scrittrice è più conosciuta come wonderland: una blogger che seguo con gran piacere da un paio di anni ormai.
Il suo blog è il seguente http://machedavvero.blogspot.com/ ed è un piacere leggerlo ... e poi con un suo giveaway ho vinto una magliettina per Corrado, vuoi vedere che stavolta non vinco una copia del suo libro???
Beh io credo ne valga la pena leggerlo quindi ve lo indico non solo per poterlo vincere, ma anche perchè ... un po' ci credo in questa pubblicazione ... vai wonder continua così.

martedì 4 maggio 2010

Il potere della panza



Il potere della panza è tutto in questa sedia.
Un paio di settimane fa, mi sono trovata a visitare per lavoro un depuratore delle acque reflue di un'industria di dolciumi ... Immaginatevi queste nuvole di vapore zuccherino che si levavano dall'industria, enormi vasche di colore verde pistacchio e rosa acceso trasportate da omoni, scorzette di arancia per terra e un gigantesco circuito idraulico, con dei rubinettoni con su la scritta "sciroppo di glucosio" ... da stendersi lì sotto a bocca aperta per raddolcirsi. Quindi da un lato c'era questa specie di "fabbrica di cioccolato" di tim burton un po' nascosta dietro alle nuvole di vapore, dall'altro il luogo nel quale io invece dovevo agire: il depuratore, che ... non so se ne avete mai visto uno, ma anche se all'origine ci fosse acqua di rosa, durante il processo gli odori e i colori diventano nauseabondi e in buona parte a cielo aperto. Dovevamo assistere alla partenza di un piccolo impianto pilota, ma in realtà c'erano ancora un po' di cose da fare. Gli operai si affannavano al lavoro e noi beh osservavamo, studiavamo, facevamo foto ... in pratica aspettavamo che finissero per poter testare e osservare in funzione il sistema di controllo informatico dell'impianto pilota ... insomma si trattava di aspettare.
Già alla partenza, ho visto gli sguardi degli ingegneri con cui mi sono recata al depuratore, che non si aspettavano la mia compagnia, soffermarsi sulla mia pancia e da un lato nascondere una certa preoccupazione, dall'altro contenti e divertiti al pensiero di una donna panzuta con loro sul cantiere. Inutile dirvi che ero l'unica donna, in auto e sul cantiere. Questo mi era già successo e quindi mi era già capitato di avvertire il disagio di chi fa un lavoro maschio quando intorno si trova una donnina per di più minuta e bionda che fa domande incuriosita dal tipo di tubo attaccato, dal materiale utilizzato per saldare gli stessi o dal linguaggio di programmazione usato. Immaginate la reazione quando la donna in questione indossa anche una discreta panza. Mi sono resa conto che, per quanto una voglia fare la sciolta, la pancia attira sempre e comunque sguardi e domande anche in omoni intenti a avvitare, ruotare e collegare fili. La scena era questa fra un "arò sta' 'a tronches'" e un "no ma qui ci va una valvola" i suddetti omoni mi guardavano e mi domandavano "ma è maschietto o femminuccia?" seguito da un "azz centro a primo colpo" una volta saputo che aspetto un maschio. Poi eccoli con "passami quel filo ... no non quello quell'altro" e "ma quando nasce?" seguito da un "ah povera a voi a Agosto" . Insomma nessun gridino o ridolio, come mi capita quando la pancia viene scoperta da degne rappresentanti del genere femminile, ma le stesse curiosità e le stesse domande di rito. Beh mentre si proseguiva con questa solfa, io mi sono resa conto di accusare fisicamente il tempo in piedi, la schiena cominciava a dare i primi segni di cedimento, ma mai avrei chiesto aiuto. Infatti per quanto gravida, quel residuo di femminismo che mi è cresciuto dentro negli anni di lavoro in un campo abbastanza maschile mi vietava di dimostrare una debolezza chiaramente legata al mio essere donna ... che stupida eh?
Ma alla fine eccolo là il potere della panza ... Un operaio dell'industria per nulla coinvolto nella nostra attività è sbucato dal nulla, mi si è avvicinato e con fare reverenziale, quella reverenza che alle volte vedo mi si riserva come se fossi la moglie dell'imperatore del Giappone finalmente incinta dell'erede al trono, mi ha porto una sedia tutta malandata e arruginita accompagnata da un laconico "ecco signò".
In quel momento ho benedetto il potere della panza, capace di risvegliare cavallerie ormai sopite. Il mio residuo di femminismo non si è sentito per nulla offeso da questa attenzione. Anzi mi sono sentita molto gratificata dal fatto di essere riuscita ad ottenere, senza bisogno di esplicitare una mia debolezza tipicamente femminile, una soluzione ad un problema, solo esponendo una protuberanza ... immensamente ricca di potere e significato.
Il potere della panza è tutto in quella sedia.