venerdì 18 febbraio 2011

se non ora quando

Ebbene si c'ero anche io, perchè dovevo esserci perchè volevo esserci e anche se la sveglia la mattina mi è costata un gran sacrificio (sera prima amici a cena e notte turbolenta per chicco di grano) c'ero.
Ero con un'amica che vedo poco e con la quale non ero mai stata ad una manifestazione, avevamo tanto di cui parlare di noi e ci siamo trovate così in coda alla manifestazione, dietro di noi solo uno striscione.
Ho avuto solo un momento di esaltazione da manifestazione politica (quella splendida sensazione di sentirsi parte di un tutto che reagisce, che fa sentire la sua voce gioiosa) ed è stato quando ci siamo ritrovate, ormai in tre in mezzo ad una serie di mamme e papà di tutti i colori con bambini colorati di pelle e di abiti. Queste famiglie multiculturali ed un bambino di tre anni che diceva "Bellucconi capa di bomba" mi hanno fatto sentire per un poco bene, per un poco parte di quel tutto, ma in generale non è stato come mi aspettavo ...
perchè era tutto soprattutto grigio, poco musicale e poco colorato
perchè quando la coda del corteo è arrivata a destinazione, sul palco non c'era più nessuno
perchè ho incontrato più amiche ed amici dei miei genitori che donne della mia età o ragazze e ragazzi più giovani
perchè è stato come se resistessi, come non volessi farmi coinvolgere ...
ho manifestato da disillusa, non credendo al 100% al potere del mio essere lì e mi veniva da dire a tutti ecco come mi hanno resa, ecco come manifestano le poco più che trentenni, fischiettando come se non si volessero far vedere, come se non volessero essere deluse di nuovo, come delle disilluse ...
e invece come gridavano gioiose e grintose le donne che potevano essere mia madre ...
è capitato solo a me di sentirmi a margine?
mie 2 lettrici e lettori che eravate in piazza ditemi la vostra

venerdì 11 febbraio 2011

Amo la mia auto


Io non avrei mai immaginato di provare dei sentimenti nei confronti della mia auto, eppure è successo, io e l'ecologista che risiede in me la amiamo alla follia anche se per noi rappresenta il male.
E' successo così, per caso, me ne sono accorta stamattina mentre nel traffico cantavo a squarciagola "I will survive" nella versione dei Cake, lì ho capito di amare la mia auto.
Un tempo andavo al lavoro a piedi, amavo le strade che incontravo, amavo le persone che incrociavo, amavo il mio i-pod, i miei piedi che scendevano scalino dopo scalino (per andare a lavoro scendevo una cifra di scalini), il mare che intravedevo in alcuni punti, il colore di un palazzo preciso, le foglie degli alberi a terra, amavo alla follia quell'attimo di libertà in cui il buonumore del risveglio (se mi capitava 'sta fortuna) veniva nutrito dalle piccole cose belle che una passeggiata può donare.
Ora vado a lavoro in macchina, cammino solo fino al garage: faccio una bella salita carica del mio computer sulle spalle schivando buche e cacche di cane, scendo nel garage venendo frustata dal vento più forte del mondo, entro nell'auto, metto la cintura, chiudo gli sportelli, metto l'auricolare al cell. accendo radio-capital, incontrando i miei amici del mattino e sbam quasi sempre parte la canzone giusta. Guido la mia piccola auto a gpl per le strade, fregandomene dei posti di blocco che fermano i catorci che non dovrebbero circolare alcuni giorni, fregandomene delle piccole lotte con chi è in seconda fila, con chi ti suona se rallenti 5 secondi e con chi vuole mettermi di cattivo umore e ... mi sento libera ... sono sola.
Ora nulla contro la miadolcemetàtuttadunpezzo e nulla contro il mio chiccodigrano, ma da quando è nato, a volte mi capita di non riuscire a stare da sola senza il pensiero di lui neanche durante la doccia (me lo porto con la sdraietta con me) e neanche nello svolgimento di altre più terrene funzioni che si svolgono nella stessa sala da bagno per cui ... quella mezz'ora o più che la mattina trascorro nella mia macchinina tutta sola ha un valore inatteso.
Metto la musica a palla e canto come una dannata fregandomene degli sguardi esterrefatti dei compagni di strada chiusi anch'essi nei loro barattolini. A volte faccio una telefonata ad una vecchia amica e mi ritrovo a ridere e dire scemate come quando avevo 16 anni, xchè si la sera di telefonare non me ne va, perchè poi ho dal vivo i miei ometti a cui voglio dare attenzione.
Insomma quella mezz'ora la amo e amo la mia auto che me la concede, alla sera quando torno a casa l'idillio fra noi è reso più difficile dalla stanchezza associata alla giornata, dal pensiero di chiccodigrano che mi aspetta e la mia voglia di arrivare da lui, dalla quantità di auto che incontro, dal buio ... insomma la sera la amo un po' meno ma ... la mattina lei è per me LIBERTA' ... e pensare che credevo che non avrei mai guidato un auto, figuriamoci amarla.

mercoledì 9 febbraio 2011

Alla bumba di bambo

A volte mi perdo, poi mi ritrovo si, ma quando mi perdo mi sento come se la mia vita andasse avanti da sola, come se mi trovassi su un rullo trasportatore o meglio come se avessi inserito il pilota automatico.
A un certo punto mi risveglio e mi dico oh ma che sto facendo? dove sono? cosa ci faccio qui? Ma soprattutto CHI E' CHE MI HA PORTATO QUI? con conseguente ira nei confronti di chi mi è vicino.
Questo è quello che mi è successo spesso nella mia vita e che mi è successo nuovamente ora. Mi sono svegliata a 6 mesi dalla nascita del mio bel chicco di grano ...
Ho incolpato un po' tutti del senso di fastidio che mi dava sentirmi trasportata, ma alla fine avevo ben poco di cui incolpare gli altri sigh ;)
Ed ora eccomi qua ad analizzare a freddo il mio procedere a tentoni seguito da avanzamenti a scatti ... e mi domando e dico ... andrò sempre così alla "bumba di bambo"* nella mia vita?
* "bumba di bambo" versione bambinolecita di un'espressione a me cara che ricorda l' "alla cavolo di animale domestico" che preferirei il mio bambino non ripetesse.

martedì 1 febbraio 2011

Cervicale

Ho per la prima volta nella mia vita un forte dolore alla cervicale.
Il mio corpo mi sta mandando un messaggio.
Provando ad interpretare il suddetto messaggio ...
Interpretazione 0 detta anche la logica
Hai preso un colpo di freddo.
Interpretazione 1 detta anche la maternocentrica
Cara mia il tuo bambino cresce, ormai non è più un lattante, pesa 7 kg, sono tanti da portare in braccio.
Interpretazione 2 detta anche la lavorocentrica
Cara mia il tuo nuovo impegno in laboratorio è fisicamente impegnativo, non è come stare seduta davanti al pc 8 ore.
Interpretazione 3 detta anche la leggermente new-age
Cara mia l'ultima volta durante la lezione di pilates, non ti sei impegnata al 100% e non hai distribuito in maniera corretta il carico di lavoro sui muscoli.
Interpretazione 4 detta anche la molto new-age
Cara mia è un periodo di grandi cambiamenti per te come donna e come madre, devi concederti il tempo di riposarti per essere pronta a gestirli al meglio.
Interpretazione 5 detta anche la dura verità
Cara mia ormai c'hai una certa ...