venerdì 18 aprile 2014

Uova pasquali

Pasqua = cioccolata per casa per un mese e non va bene perchè io sono grassa.
All'improvviso mi sono svegliata dal tepore invernale e mi ritrovo grassa, grassa che fra un po' i maglioni non nasconderanno più il rotolo, perchè il mio si tratta di raro caso di monorotolo.

Quindi Pasqua = depressione da ciccia
per fortuna che fa un freddo barbino e i maglioni restano a posto ... a coprire il monorotolo.

Poi ieri volevo fare le uova sode e colorarle con i bambini ... compro quindi 3 confezioni da 4 uova in cartone per farne dei cofanetti colorati carini ... mai carini come questi qui, ma ci volevo provare ad andarci vicina, in fondo lei è mia cugina ... un po' di quel sangue lì scorre anche nelle mie vene.
Insomma compro 12 uova, corro col motorino e non le rompo, già questa è una bella notizia ... entro in casa e scopro una cosa ... anzi sento una cosa scccc silenzio, sono le 16 e dormono tutti, chi sul divano, chi nel lettino ... scccc
Che faccio? tolgo i tacchi, apro il frigo, sacramento perchè qualcuno aveva comprato già un pacco di uova ... e arriviamo a 18 uova in frigo, corro in camera e così come sto ... mi levo solo il piumino da motorino al volo e mi infilo sotto il piumino morbido da notte di chicchino che stava prendendo un po' d'aria dopo un incedente notturno e ... senza neanche chiudere la persiana per paura di svegliarne qualcuno col rumore, senza neanche andare in bagno per la stessa paura ... mi butto sul letto ... e crollo,
crollo con la luce del giorno negli occhi e con la certezza che come mi addormenterò papaverina si sveglierà ... e invece no ...
dormo quasi un'ora profondamente e ho un risveglio tutto coccole e carezze e anche se sono grassa mi sento a posto ...
ma ora con 18 uova in frigo che ci faccio io????

lunedì 7 aprile 2014

Sto andando a correre

Sto andando a correre.
Sto andando a correre sola.
Corro da sola la sera, all'ora in cui i negozi chiudono, i miei bimbi giocano e la miadolcemetatuttadunpezzo muore di fame e invece mi aspetta per mangiare.
Corro e passo davanti al supermercato. Le ultime persone in fila e io mi ricordo puntualmente di qualcosa che manca a casa, ma per fortuna non ho soldi con me, altrimenti entrerei nel supermercato  e farei la fila correndo sul posto e sono già abbastanza ridicola così.
Corro, ma è ancora fredda l'aria e a volte piove e indosso mise improonibili con tanto di sciarpetta al collo.
Corro cuffia nelle orecchie e ringrazio la musica che mi da il ritmo, tamarra rigorosamente tamarra, la musica.
Corro mentre il giorno lascia il posto alla notte, al crepuscolo e io adoro quella luce.
Corro in salita ed in discesa e salgo scale, sperando che il mio culo si rassodi.
Corro e salgo salgo salgo e poi scendo veloce, per quanto possa essere veloce io, e mi ritrovo a Sanmartino e la musica scompare e sento solo il mio respiro e vedo tutta Napoli, e se magari in quel momento c'è la partita ... lì sopra ci sono solo io e ho le chiavi della città.
Corro e arrivo lassù e le luci sul castello mi fanno sentire come se stessi correndo intorno alla citadelle e mi sembra di essere nel mio paese del cuore, mi sembra di essere 6,7 anni fa' lì a correre sul mare.
Corro e mi ricordo di quando sognammo di farli là i nostri bambini e pensavo al passeggino giusto per portarli a correre con noi e aveva ruote grandi e invece il nostro ha ruote piccole ed è stretto e leggero per poter passare in mezzo alle macchine parcheggiate.
Corro e sono lenta come una lumaca, ma sono felice di ogni passo fatto senza fermarmi e sono felice anche del fiatone.
Corro e sono felice.