venerdì 26 settembre 2014

Pace

Vengo a sapere che mio figlio è stato eletto "capo dei maschi".
Lui ne è fiero, un po' si è pure montato: "loro sono i miei assistenti, sai io sono il capo, ma noi siamo una squadra", un po' fa piacere anche a me, che dei bimbi più grandi gli riconoscano un ruolo.
Lui il mercoledì, giorno in cui può portare un gioco da casa a scuola, vuole portare il suo orsacchiotto Aldobrando ... che poi è suo figlio dice ... quindi lo ammetto che ... io pensavo che  bimbi più grandi lo prendessero in giro e invece ... lo fanno capo ... belli questi tempi moderni di accettazione dell'animo sensibile maschile.
Vengo anche a sapere che il capo dell'anno scorso, bimbobiondo che ormai è alle elementari, prima di cambiare scuola ha lasciato un'eredità spirituale, indicando il suo successore, che a questo punto credo fosse mio figlio.
Chiccodigrano idolatrava bimbobiondo che ormai è alle elementari, così tanto da chiamarlo l'insegnone, perchè ogni giorno gliene insegnava una.
Bimbiobiondo però vietava ai maschi di giocare con le femmine, unico motivo per cui chiccodigrano era contento che lui cambiasse scuola.
In classe con chiccodigrano c'è raggiodiluna e già lei lo snobba perchè troppo presa dalle amichette femmine, ci mancava pure il veto dell'ex capo maschio, chiccodigrano ne soffriva.
Ora che mio figlio è capo mi ha detto l'altro giorno "oggi mamma ho deciso che non facciamo trappole alle femmine" e io "ah bravo meglio, perchè mettere trappole poi?" e lui "eh ... perchè io non vado a scuola, ma in un laboratorio dove organizzare le trappole e le altre imprese, oggi però ho deciso niente trappole, facciamo un giorno no e due si", io ho detto "ah bravo, è un buon inizio".
Stamattina mi ha detto "mamma ho deciso neanche oggi mettiamo le trappole, anzi non le mettiamo più. Perchè se noi non mettiamo trappole alle femmine, loro poi non le mettono a noi".
Mio figlio ha appena sperimentato una trattativa di pace.
Gli ho anche chiesto se si era incontrato con la capa delle femmine per trattare, ma mi ha detto di no "noi abbiamo smesso e quindi anche loro hanno smesso".
Sono una fiera mamma peace and love, ma in realtà secondo me è solo una tregua passeggera, che ci va a fare nel suo laboratorio ogni mattina, se non può costruire le trappole?

mercoledì 17 settembre 2014

Acqua

Nuotavo.
Non ero brava, avevo il fiatone dopo due vasche, arrancavo, cercavo scuse per fermarmi a bordo vasca prima di ripartire, maledicevo il freddo, la preparazione, i capelli lunghi e il dovere stare attenta a non mettere i piedi nudi a terra ... ma quanto era bello.
Squash, silenzio, rumore, silenzio, rumore, silenzio, rumore alternarsi quieti.
Magari eravamo tanti in corsia e non tutti avevano il mio ritmo, ma chi se ne frega, metti la testa sotto e silenzio, pensieri e silenzio, e te ne freghi anche che ti superino.
Facevo nuoto qui, nella piscina comunale del mio quartiere.
A inizio stagione lo odiavo.
Poi appena avevo fatto il fiato arrivava il freddo e quindi lo odiavo di nuovo.
Poi passava il freddo e arrivava la folla e lo odiavo ancora.
Poi arrivava l'estate e anche se era sera entrava la luce del sole dalle finestre e quindi la piscina chiudeva per l'estate e l'odiavo di nuovo, perchè andavano via il silenzio, il suo alternarsi col rumore, andava via il fiatone, andavano via i pensieri.
Un paio di anni ci andammo noi 2, ma a turni separati perchè sennò mancava l'aria, ma era bello salutarsi a bordo vasca, a volte lui mi faceva la sorpresa e mi aspettava e salivamo sul motorino insieme.

Un anno ci andammo noi 4, all'ultimo turno. A un certo punto una corsia si liberava del tutto e potevamo migrare là e nuotare come se fossimo state in spiaggia d'estate, ma era febbraio e fuori faceva un freddo cane.
Una sapeva davvero nuotare, una aveva riccissimi capelli di cavallo che non si sarebbero asciugati mai e una era l'unica che si ricordava la crema e la usavamo tutte.
Uscivamo da lì strette strette con la scusa del freddo contando le calorie bruciate e decidendo di conseguenza il panino da mangiare.
Alla fine vinceva sempre il binario1, lo mangiavamo, bevevamo una birra e ci infilavamo di corsa sotto terra a prendere l'ultima metro, le vedevo sparire sotto ad una scala mobile: io mi muovevo in direzione di casa dei miei, due verso casa loro e la riccia andava da lui.
Lui l'ha portata via dal binario 1 e l'ha fatta arrivare in Francia, dove poi l'ho raggiunta e ho continuato a nuotare con lei per un anno.
Lì in Francia non si vergognano di niente, nuotavano con le pinne, con la maschera e il tubo, con i boxer e non sempre si asciugavano i capelli loro.
Poi ci mettevamo in macchina, a volte guidavo io per imparare e lasciavamo le silenziose strade di Nizza, che sembrava notte fonda anche se erano le 21 e facevamo la moyenne corniche e lei mi lasciava in piazzetta, mi baciava e tornava da lui, io scendevo le mie scale e arrivavo a casa mia, silenziosa come mai sarà più una casa mia.
Un po' di tempo fa lei mi ha raccontato che il sabato mattina ci portava le sue due bimbe a nuotare nella nostra piscina.
Io ieri ci ho portato mio figlio a nuotare nella nostra piscina.
Lui rideva come lo vedo ridere sicuro solo in acqua.
Sì è vero, verrà l'inverno, a volte si annoierà e dovrò tirarlo per i capelli fin dentro alla piscina, poi non vorrà asciugare i capelli bene e sarà una lotta, ma ieri era così bello lui dentro l'acqua, che a momenti avrei aperto  la finestra da dietro alla quale lo guardavo, avrei scavalcato il muretto, avrei spinto via l'istruttore che lo aveva condotto per mano sotto alla doccia e mi sarei buttata vestita anche io nell'acqua.
Poi in realtà non sarei andata da lui così bello, lo avrei ignorato e avrei raggiunto quella corsia stranamente vuota e lì avrei trovato l'acqua e solo silenzio, rumore, silenzio, rumore, silenzio e rumore.

lunedì 15 settembre 2014

I miei amanti

Quest'estate mi sono fatta degli amanti.
Tutto è iniziato così:
Lui è arrivato nel mio letto: sottile, leggero, luminoso, carico di caratteri ... si di caratteri ...
Quest'estate mi sono innamorata del mio e-book.
Non pensavo sarebbe successo, ma ora che invece sto leggendo un libro vero, fatto di carta e caratteri un po' troppo eleganti per i miei occhi stanchi la sera, mi sento come se stessi tradendo il mio amante.
Il mio amante ha caratteri sempre uguali di libro in libro: caratteri densi che non pesano negli occhi.
Il  mio amante mi ha fatto leggere pagine su pagine senza sentirne il peso, sì quello della legge fisica, proprio quello che si sente sulla mano nel letto la sera o se nell'altro braccio c'è già la testa di una pupa dormiente, che proprio leggera non è.
Il mio amante mi ha fatto iniziare un secondo libro senza il trauma del "ma l'ho portato con me l'altro?" e senza il peso aggiuntivo in valigia.
Il mio amante con quell'indicazione casuale della percentuale che ha in basso mi ha fatto ingollare un libro di 400 pagine ed uno di 480 pagine senza che neanche me ne accorgessi.
Il mio amante con la sua lucetta a led mi ha fatto leggere nelle notti insonni malesi senza che nessuno intorno a me si svegliasse.
Il mio amante ha portato sulla mia strada la mia nuova amante, lei Elena Ferrante, anzi il suo personaggio Lenù, anzi no in realtà la seduttiva è lei, è Lila: una che è capace di dire della sua amica
"Abbiamo fatto un patto da piccole, quella malvagia sono io" 
come fai a non amarla? e come fai a non amare la penna che l'ha immortalata e l'e-book che me l'ha portata a casa leggera come una lucina notturna.
Insomma questa estate mi sono fatta qualche amante.
Ok alcune sono donne e ok l'e-book non emana l'odore evocativo della macchina da stampa, però mi ha regalato l'amore per quelle pagine che 2 figli, un lavoro a tempo pieno e la stanchezza che ne deriva mi avevano fatto dimenticare ... si dice che spesso gli amanti servono ad amare di più il proprio marito.
A me è successo così, il mio giovane amante e-book, ha rinverdito il mio amore antico per il libro.
Ricordo come se fosse ieri quando mi sono innamorata di lui, quel pomeriggio in una casa non ancora abitata da noi ho preso il "piccole donne" di mia cugina e mi sono messa su quel divano, nella casa semivuota il silenzio e poi le urla dell'idraulico che lavorava in bagno "scappate scappate scoppia tutto!!!" gli era sfuggita la fiamma ossidrica accesa.
Mi hanno chiamato cento volte per scendere le scale perchè io quelle là non le volevo lasciare ... poi sono scappata giù per le scale scalza, libro in mano e sul muretto sotto casa, mentre aspettavamo i pompieri, io mi sono rimessa a leggere, incurante della paventata ipotesi di una casa nuova prossima all'esplosione (un po' catastrofista  l'idraulico lo so) e sono tornata da loro da quelle piccole donne.
La casa non è esplosa anzi è ancora là bella e semivuota come allora, anzi ora è più vuota e questo mi mette un po' tristezza, ma che mi importa a me?
Stasera torno fra le braccia calde dei mei amanti, di tutti i miei amanti, vecchi e nuovi.



mercoledì 10 settembre 2014

Femmine

Si scende per andare a scuola con la nonna.
Scendiamo tutte e 3 perché lei piange.
"Nobboglio andare a ccuola"
Io "dai accompagna mamma al motorino"
Lei in lacrime "nobboglio andare a ... " sguardo basito "... mamma, ma quello non è il tuo motorino"
Io "si è il mio"
Lei contrariata ma priva di lacrime "no, mamma quello non è il tuo motorino, è il motorino di papà"
Io staccando la catena e mettendo il casco "No, bimba questo è il mio"
Lei  indicando il mio free blu immatricolato nel '99
"No, mamma, il tuo motorino è losa, quello di papà è blu"















Vi giuro che non sono stata io ... non sono stata io ... da bimba continuavano a chiedermi se era maschio e quindi poi ho iniziato con qualche accessorio rosa ma ... non ho mai esagerato ... lo giuro ...
ma per caso arriva insieme al secondo cromosoma X questa convinzione/convenzione monocromatica sessista?


venerdì 5 settembre 2014

Isn't it ironic

Mamma sei molto brutta sai ...
papaverina non ti è piaciuto proprio il gelato eh?
Ehm papà non ti voglio proprio bene ...
Uh non avevo proprio voglia di fare un bagnetto
eh non mi sono fatto male eh

tutto seguito da grasse risate mentre diceva
E' ironia!!!

Estate 2014 chiccodigrano scopre l'ironia ...
non credo che sopravviverò alla sua adolescenza.


martedì 2 settembre 2014

Disconnessioni

Sono stata in un posto lontano, ho dimenticato il cellulare, anzi l'iphone, che è più invasivo della gramigna.
Mi sono disconnessa, basta social, basta mail, basta messaggi, basta connessioni con chi è lontano.
Ho vissuto 3 persone, anzi 4 se includiamo anche me e si ho vissuto anche me, 24 ore su 24 per 21 giorni.
Ho dimenticato cosa volesse dire, cercare una cosa su internet al volo, cosa volesse dire "aspetta rispondo a questo messaggio e vengo", ho dimenticato cosa volesse dire parlare al telefono mentre torno a casa dal lavoro, ho dimenticato cosa volesse dire controllare cosa fosse successo durante la nottte.
Non so chi ha fatto cosa, non ho vissuto aggiornamenti di stato, liti mediatiche, foto di pacche nell'acqua e di piatti invitanti, ho scoperto solo ora che Brangelina si sono sposati.
Ho vissuto in una bolla, in una bolla di sorrisi, liti, baci, pugni, lotte di cuscini, cazziatoni, "fate la pace", altri baci, "facciamo i romantici", pane e marmellata, bagni, scalate, passeggiate, bus, aerei, riposini, piedi nel letto ...
l'unica a entrare nella nostra bolla è stata lei: Lenù, la protagonista dei due libri della Ferrante che ho letto in questi giorni. Non leggevo così da tanto ed è stato bello, come è stato bello ritrovare il ritmo che dovrei vivere io ... che sono lenta ... io dentro sono lenta.
Quindi nella lentezza c'ero io, quella che si ascolta, che ti ascolta, quella che ama e capisce, quella che vorrei essere.
Ora riprenderò ad andare al ritmo che mi impone tutto e già avverto i cambiamenti, la mente cambia, già sono qui che poi è un po' un altrove rispetto a dove dovrei essere.
Spero di portare con me in questo anno i libri e me stessa, la me stessa presente nel momento e nel posto in cui è e per questo continuerò a lottare contro le connessioni lontane, che ti portano eternamente in un altrove.
La cosa più bella della mia estate è stata concedermi il lusso di essere nel posto in cui ero.
La cosa ancora più bella è che ci sono stata 24 ore su 24 con quei 3 esseri umani, ok 4 inclusa me, e ... mi sarebbero bastati solo loro ancora per una vita intera.
Credo proprio di poter dire che ho scelto bene i miei compagni di viaggio.