giovedì 13 marzo 2014

Conversazioni dolorose... ma non troppo

L'altro giorno ad un pranzo con amici, mio figlio si è messo a ripetere ad alta voce, fra le perplessità e le risate degli astanti (la sensibilità è molto variabile fra gli esseri umani)
"Le mamme delle mamme non esistono"
Sul momento ho riso, sotto al riso ero imbarazzata e un po' addolorata, ma soprattutto ho capito che c'era qualcosa di cui  parlare ...
Ho aspettato il momento giusto.

Pomeriggio, giochiamo insieme.
Io "Chicco vieni qua, mamma ti vuole parlare"
Lui "perchè?"
Io "Nulla Chicco, mamma ti ha sentito l'altro giorno dire che le mamme delle mamme non esistono, ma questo non è vero. E' la mamma della tua mamma che non c'è più, ma altre mamme delle mamme esistono, vedi raggiodiluna? la sua nonnasanta che ogni tanto ti porta a casa dopo scuola, lei è la mamma di mammadiluna ed esiste"
Lui, fra un salto, una risata, uno sfottò uno "scorreggina puzzettina" coro del momento cantato sulle note di "il caffè della peppina" (ha pur sempre 3 anni e mezzo lui) mi dice
"Eh vero mamma, dovevo dire che la mamma della mia mamma non c'è più"
Io "si bravo"
Lui "e perchè non c'è più?"
Io "perchè è morta amore"
Lui, sempre fra un "pim pam"," ti sparo sei morta" un "puzzettina scorregina" e l'altro
"... e perchè è morta?"
Io, fra un cric e un crac rumori del mio cuore spezzato
 "perchè si è ammalata, era vecchiarella ed è morta".
Poi sempre io fra un senso di colpa perchè le avevo dato della vecchia a sessant'anni e la confusione più totale dovuta alla sua attenzione e alla sua logica stringente (anche se non è certo la prima volta che affrontiamo l'argomento)
"Sai la mamma della mamma, un tempo c'era ed era anche molto divertente, ci avrebbe fatto fare un sacco di risate se fosse stata ancora qui, ma un po' lei c'è ancora, perchè il suo corpo è morto, ma il suo amore è volato in cielo e ogni tanto viene da noi, sai quando?"
Sempre io con gli occhi sempre più aperti per fare spazio ai goccioloni che si affacciavano sul mio sorriso
"... Ad esempio quando arriva l'arcobaleno nella tua stanza da quel giochino che è sulla finestra, quello lo regalò la nonna a mamma oppure, ... quando gira una girandola, la nonna adorava le girandole ...  o quando facciamo volare l'aquilone, sai con la nonna comprammo un aquilone per voi ancora prima che voi foste nei pensieri di mamma e papà ... è quello che abbiamo fatto volare sulla spiaggia del nonno mezzo rotto, te lo ricordi? ...  beh tutte le volte che succede una cosa del genere, beh con noi c'è l'amore della nonna"
Lui "Puzzettina scorreggina, puzzettina scorreggina"
Io "Si amore, hai ragione, puzzettina scorreggina"
Conversazione dolorosa ...
ma non troppo.












mercoledì 12 marzo 2014

Famiglie arcobaleno














Giochiamo ai pompieri.
Ovviamente lui è il pompiere. Lui sarebbe chiccodigrano.
In pericolo è Carmela. Carmela sarebbe la prima bambola di papaverina.
Carmela ne passa di tutti i tipi.
Primo round.
Carmela è intrappolata in una casa incendiata.
Io faccio la mamma, mi preoccupo per lei, chiamo i pompieri, mi trasformo in dottoressa, la curo e la restituisco sana e salva al suo papà, che sarebbe lui, chiccodigrano.
Secondo round, tocca anche a papaverina partecipare.
Carmela è in una macchina che ha subìto un incidente.
Con lei ci siamo noi due, io e papaverina.
Lui ci dice. Lui è sempre chiccodigrano. 3 anni e mezzo.
"voi due siete le mamme, Carmela ha due mamme"
ci pensa su e mi dice.
"è meglio"
"è meglio si ... è meglio se ha due mamme, così se una mamma si ammala ce ne è sempre un'altra pronta che sta bene"
Si, è mio figlio e ne sono molto fiera.
No, non mi ammalo spesso.
Se avete voglia di saperne un po' di più, potete andare qui.



martedì 11 marzo 2014

bellezza delle lingue

In francese ... mi innamoro si dice in un modo che io trovo molto bello.
Si dice je tombe amoureuse, io cado innamorata.
In francese dicono anche je tombe malade e in napoletano si dice "cado malata" e questo francesismo porta con se molta meno poesia.
Invece la caduta nell'amore la trovo molto poetica, perchè poi ...
quando guardo quei grandi occhi e quelle ciglia lunghe ... je tombe amoureuse,
quando guardo quegli occhi ridenti e quella cicatrice perfetta ... je tombe amoureuse,
quando guardo quegli occhi schivi e quel sorriso consapevole ... je tombe amoureuse.
e credo sia molto bello e poetico avere dei giorni in cui ti capita di inciampare prima dell'ora di pranzo in così tanti sgambetti di questo tipo.

venerdì 7 marzo 2014

Diamoci un consiglio

Le 10 cose che non avrei mai pensato che sarei riuscita a fare nella mia vita e che invece ho fatto:

  1. Smettere di fumare ... ben due volte
  2. Guidare un auto ... a Napoli
  3. Guidare un motorino ... ovunque, non avrei mai pensato di poterlo fare ovunque
  4. Cucinare cannelloni per 10 persone
  5. Godermi una festa mia, quando compii 5 anni non venne nessun invitato alla mia festa e poi sono una che va in ansia ... per mia fortuna ho incontrato un perfetto padrone di casa
  6. Svegliarmi ogni due/tre ore a notte e continuare a vivere
  7. Svegliarmi il fine settimana presto al mattino come gli altri giorni, se non lo avete capito, per me il sonno è molto importante
  8. Passare un giorno intero senza piangere dopo il 7 Dicembre del 2006
  9. Viaggiare per lavoro lasciando a casa i miei bimbi sotto l'anno di età
  10. Trovare il lavoro della mia vita
Tutto questo mi ha insegnato che la mia più grande nemica sono io, che avrei potuto fare queste cose molto prima ... la patente l'ho presa a 23 anni e ho inziato a guidare a 30 e passa ... questa è stata la prima cosa che veramente mi ha insegnato che tutto quello che ci sembra enorme, infattibile, insuperabile, molto spesso non lo è.
E' stata un' illuminazione importante, che probabilmente mi ha aperto anche altre strade.
Vedere il mostro per quello che era, una volta accesa la luce, ha ridimensionato tutti i successivi mostri.
A crederci, all'epoca, mi ha aiutato la mia taxi-driver, che per prima mi ha detto, ripetuto e straripetuto "ce la fai", e ci credo che continuava a dirmelo, a furia di venirmi a prendere e accompagnarmi ha percorso non so quanti chilometri ;)
Mai ringraziata a dovere, lo faccio qua ... tanto non legge.
Quando mi sono imbattuta in questa campagna, ho pensato che l'unico consiglio che avrei voluto dare a me qualche anno fa e che vorrei oggi fare alle persone che mi sono più vicine, donne o uomini che siano, è questo:


Non è vero che sei inconcludente, non è vero che non puoi, non è vero che non potresti fare altro, ma soprattutto
Non è vero che è troppo tardi;
Ok diciamola tutta, non è quasi mai troppo tardi, ma se passi troppo tempo a ripeterti che non puoi, un giorno ti sveglierai e sarà vero, non potrai, ma oggi ...
Oggi non è vero che è troppo tardi, credimi.