venerdì 12 aprile 2019

Caro chiccodigrano

Stasera dormi fuori
dal tuo amico
è la prima volta.
Tu che sei mio alito e mio sangue e prendi forme diverse ogni giorno.
Tu che leggi mentre mangi, mentre ti lavi i denti e mentre cammini.
Tu che parli di pistole e fucili e hai imparato il linguaggio da un gioco che non fai ma di cui sai.
E io a dirti che non ti capisco e che non ti voglio capire.
E un po' mi dispiace, ma è così mi sa che succede.
Diventi ogni giorno altro da me.
E come tutto alcune cose mi piacciono, altre meno, ma ti amo anche e soprattutto per quelle.
Per i tuoi "di che chiacchieriamo mamma?" che diventano monologhi che non si possono contrastare.
Per i tuoi portafortuna e i tuoi riti che conosciamo solo noi e amiamo con tutto l'amore che si deve alle fragilità segrete.
Per i baci che dai con labbra avide.
Per i dispetti che sai fare con una maestria stupefacente.
Per i tuoi gesti un po' goffi e per le tue orecchie che ascoltano solo quello che vogliono sentire...
Perché sei un bambino anche tu, anche se conosci sinonimi e contrari, anche se ti diverti a una presentazione di astrofisica, anche se dai risposte mature e rassicurazioni.
Sei un bambino anche tu e finché lo sarai .. ma anche dopo ... sarai sempre amato da me per i tuoi splendori e ancor di più per le tue ombre.
E spero che tu lo sappia, ora e sempre.
Mamma