mercoledì 9 giugno 2010

...l'altra faccia della medaglia ...


Ho iniziato l'ottavo mese e pare proprio che il mio corpo mi stia dicendo in varie maniere "e datti una calmata Serè" e ok siccome io poi proprio scema non sono lo ascolto e faccio la donna incinta.
Cosa vuol dire "fare la donna incinta"?
Evitare di sbattersi fra tre posti di lavoro in un giorno solo, evitare di andare per ufficii a fare file per provare a trovare soluzioni a problemi che altri dovrebbero risolvere, evitare di starsene in giro dalle 10 di mattina alle 16 del pomeriggio, anche se si sta solo girando per shopping, evitare di dire sempre faccio io, fermarsi ogni tanto, mettersi gambe all'aria, dire "non ce la faccio", evitare di andare in giro sotto il sole nelle ore più calde ... insomma ... darsi una calmata ... ma se fosse invece un togliersi un po' di se stesse?
Ho iniziato un corso preparto ed una ragazza molto più profonda di me, l'altro giorno ha raccontato come si stia rendendo conto che ora il suo tempo non è più solo il suo, le sue decisioni non sono più solo sue, lei si sente svenire ogni tanto e quindi ha dovuto iniziare a "regalare" il suo tempo alla sua bimba. Lei ne ha parlato così ... come se queste rinunce (a cui lei è abbastanza abituata avendo avuto varii disturbi in gravidanza) le ricordino che ora c'è qualcun altro a cui lei deve spiegazioni ora: la sua bambina.
Io ho rinunciato ben poco dall'inizio della mia gravidanza, ho volato, sono stata un mese da sola oltreoceano, sono andata in motorino, ho sempre guidato, ho sempre lavorato, ho sempre preso i mezzi pubblici, ho evitato pochi cibi, sono stata a Parigi, sono stata alle Eolie, ho sempre camminato ... ho detto poche volte "no sono stanca, meglio di no" ... beh ora ho iniziato a dirlo, perchè beh ho iniziato a sentirmi stanca, ho ascoltato il mio corpo e ora me ne sto un po' più buonina ma ... non avete idea quanto tutto ciò mi annoi ... e penso a quelle poverine che hanno passato a letto buona parte della gravidanza e penso a quando sarà difficile mettere il naso fuori casa perchè il bimbo sarà piccino, malato o solo stanco e piccioso e un po' mi spaventa, non riesco a dire "è un regalo che faccio al mio adorato bambino" nonostante adorato lo sia.
So che il non entrare nei miei vestiti, l'insonnia, il peso della pancia, le mani e i piedi come salsicciotti, la fiacca, il morire dal caldo quando ci sono solo 25 gradi, sono la faccia fastidiosa di una meravigliosa medaglia ma ... oggi faccio fatica a girarla questa medaglia.
Forse ci vuole un po' di tempo, forse devo solo abituarmi o forse non poter ancora stringere la medaglia nel suo splendore rende un po' pesanti alcune rinunce ... ma sono cose con cui la nostra mente ed il nostro corpo devono fare i conti ... ho sentito dire che l'insonnia serva a abituare le donne ai risvegli notturni per nutrire il bambino, può darsi che i malesseri dell'ultimo periodo servano ad insegnare lo spirito di sacrificio che solo una madre può avere ... forse è questa la faccia bella della medaglia che avevo paura di guardare.

2 commenti:

  1. Sere', respira. Con calma, profondamente, fai scendere l'aria fino alla pancia.
    Non è poi così male coccolarsi un po' il pancione, e non devi per forza stare fermissima: io nell'ottavo mese ho dato una mano per imbiancare e portare su per 2 piani dei mobili (da montare ed entro i 10 kg di peso). Mi sbragavo poi a letto dalle 14 alle 17 a guardarmi i film e a ricamare per combattere il caldo e per me era ad agosto.
    Si possono fare tante cose, ma solo con tempi più rilassati.

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  2. Ma si Laura, oggi era solo una giornata annoiata, da "dovrei lavorare ma cazzeggio", "fa caldo e sto chiusa in casa" ... e soprattutto ... io se sto ferma ... mi annoioooooooooooo ;)

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