lunedì 17 giugno 2019

Andrea Camilleri

... Che l'altroieri ti ascoltavo a radiocapital.
Parlavi della tua vita senza rimpianti.
Del tuo essere felice.
Dell'aver fatto quello che volevi.
E del giorno del tuo matrimonio ... nella semplicità del tuo ricordo più bello.
un ricordo così banale per un uomo per nulla banale.
Un ricordo così poco banale nell' autenticità e profondità del sentimento e del ritrovato divertimento.
E allora oggi non so cosa augurarti.
So che mi dispiace, ma forse non è il dispiacere a dominarmi se ci penso.
E' la serenità che avevi tu mentre parlavi di vita e di morte che mi accompagna.
Quello che spero è che in questi momenti ti accompagni quella stessa serenità.
E che il tuo corpo e il tuo spirito proseguano la strada in modo armonioso ...
dove vadano non mi sembra importante.
Mi sembra importante che ballino in armonia verso la loro destinazione.
Le piacevi tanto ... tanti tuoi libri non ha potuto leggerli ... le sarebbe piaciuto ... mi sa che quest'estate mi metto io al passo ... così in un certo modo lo farà anche lei attraverso le basi azotate che ho ereditato da lei.

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