lunedì 23 gennaio 2012

Interno ...

Interno, buio, lunedì mattina, una sveglia luminosa indica le 7:40, si sente in sottofondo un bimbo chiamare "Papà, papà, papà"


E' Chiccodigrano che ha deciso di svegliarsi 5 minuti prima che la mia sveglia suoni, indi troppo presto per mandarlo in giro a giocare ma troppo tardi per riuscire a riaddormentarlo in tempo nel lettone con lui che mi ravana nelle tette ciucciando il ciuccio.
Provo la strategia della fuga, mi defilo dal lettone, abbandonando lamiadolcemetàtuttadunpezzo a gestire la situazione, lo spedisco a prelevare Chiccodigrano, Aldobrando e Winthepopo (ormai Chiccodigrano di notte si muove solo in compagnia dei suoi 2 orsetti), lamiadolcemetàtuttadunpezzo li prende e se li mette nel lettone, ma subito sento che chicco comincia a chiamare "tetta tetta tetta" (esplicito il ragazzo). A difficoltà si aggiunge la tragedia.

Piccola premessa siccome sono un genio, in cucina più che mai, ieri sera gli avevo cucinato dei broccoli salatissimi; conseguenza chiccodigrano ha bevuto un litro d'acqua o poco meno prima di andare a letto.

Tornando a noi ops … guarda un po', al risveglio era tutto fradicio. Lamiadolcemetàtuttodunpezzo chiede aiuto e allora accetto la sfida, mi faccio vedere dal chiccodigrano e lo cambio integralmente: pigiamino, bodino pannolino mentre lui sembra un ubriaco ride e continua a ripetere strizzando gli occhi "ninna nanna ninna nanna pipì popò". Non posso abbandonare lamiadolcemetàtuttadunpezzo ora dopo essermi fatta vedere, in più ho un pigiama troppo scollato forse .... comunque mi rifiondo nel lettone gli concedo di ravanare un po', con l'occhio all'orologio (potete immaginare quanta rilassatezza x me e per lui) ... guarda caso non si riesce a riaddormentare, occhi sbarrati …. i minuti passano e lamiadolcemetàtuttadunpezzo riacquista totalmente contatto con la realtà e prende in pugno la situazione cacciandomi dal letto e dicendomi vai … ci penso io.

Interno; la luce grigia di un mattino nuvoloso entra dalle finestre; un orologio da parete indica le 8:45; una donna con ancora i segni del cuscino sul volto e un capello sporco come se avesse dovuto malauguratamente rimandare una doccia realmente necessaria, si agita nervosa all'interno dell'appartamento; la donna trova finalmente le chiavi ed esce chiudendosi la porta alle spalle.
In sottofondo è distinguibile un pianto lamentoso di bimbo intercalato dalle parole "tetta, tetta, tetta".


ODIO IL LUNEDI'

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