giovedì 20 febbraio 2014

Descrizione di una papaverina

Papaverina è nata che sembrava Mr.Magoo, è nata affamata, affamata di latte, affamata di abbracci, affamata di vita.
La pediatra che la visitò in ospedale decretò "La bambina non è che sia irrequieta, ma siamo al limite ... fa delle sceneggiate napoletane ... è teatrale, per farle l'esame dell'udito ci siamo messi in tre e lei urlava come una pazza, vorrei prescrivervi un calmante naturale per bambini perchè se cominciate a cullarla siete finiti"
La odiammo, la pediatra ovviamente, la tacciammo di crudeltà e di poca attenzione, buttammo la sua prescrizione di calmanti e ci armammo di santa pazienza e ... marsupio.
Papaverina ha passato 3 mesi della sua vita in braccio.
Sempre, costantemente, puntualmente addosso.
In alternativa, urlante nel passeggino. Anche i riposini faceva in braccio, preferibilmente attaccata al seno. Perchè del ciuccio non ne voleva sapere.
Fratellopiccolo poi, sconvolto dopo 4 giorni passati tutti insieme al mare in cui io, anzi il mio capezzolo e la mia appendice erano praticamente inseparabili, mi consigliò di provare un'altra marca di ciucci, che lei afferrò con avidità ... quel giorno papaverina scoprì il secondo amore della sua vita.
Papaverina aveva 3 mesi e da allora fino al compimento dell'anno di età decise di studiare il mondo:
divenne silenziosa, sorridente, amorevole, in poche parole ... comoda.
Papaverina è venuta con me ovunque, dal parrucchiere, dall'estetista per mani piedi e anche durante la ceretta. Buona, lì nel suo passeggino, ciuccio in bocca guardava e sorrideva ... o dormiva.
Bei tempi.
Papaverina poi ha compiuto un anno di età e ha deciso di avere studiato il mondo abbastanza e che era ora di agire.
Da quel giorno abbiamo rivalutato l'occhio lungo della pediatra dell'ospedale.
Papaverina è teatrale.
Papaverina si rotola a terra se chiudi la porta per andare in bagno.
Papaverina ti si avvinghia alle gambe e se riesci a sgusciare via ... rieccola là a terra urlare disperata, dando botte e testate in giro.
Spesso ci scappa "è pazza" eh lo so non dovremmo dirlo ... ma diciamolo lo pensiamo intensamente comunque.
Chiccodigrano è martire e carnefice, la mena, si fa menare, cede, pretende ma soprattutto lei me lo ha scrollato di dosso.
Se lui, miracolosamente, mi abbraccia, lei urla disperata.
Se lui mi sale in braccio, lei piange e si arrampica.
Papaverina è prossima ai due anni, ride di cuore, fa smorfie fantastiche, cammina con il collo incassato nelle spalle, si arrampica ovunque e fra la bella addormentata nel bosco e la strega cattiva Malefica, ha deciso di tifare per lei, per Cattia come la chiama lei.
 E' pazza, mette a dura prova i miei nervi dal primo momento in cui si sveglia e  pretende di stare in braccio, o non si capisce cosa voglia mangiare o decida di voler mangiare camminando per tutta casa.
E' pazza, se ci sono io e il padre si avvicina, lo scaccia dicendo "via".
Io lotto, lotto duro, lasciandola agli angoli di casa buttata a terra a piangere disperata, che poi se lei pensa di non essere vista, si interrompe, alza lo sguardo per controllare se qualcuno la guarda e se pensa che sia necessario continuare, riabbassa la testa e riprende ad urlare.
Le frequenze delle sue urla hanno la capacità di trapanare il cervello, fondamentalmente non tende al lamento (che però conosce benissimo e sa utilizzare) lei tende alla disperazione plateale.
E' femmina anche in questo e tutto cio' mi spaventa sempre più.
Poi però (momento tipico conciliante con la maternità a fine post) l'altro giorno mi ha accolto da lavoro con un "vai viaaaa", seguito da un abbraccio come se stesse volando, da un bacio sulle labbra e da una carezza sulla guancia mentre diceva "bene", che suppongo volesse dire "ti voglio bene" e io mi sono sciolta a terra.
Io la amo si e tanto, e alcuni giorni, come oggi, mi manca come l'aria, però diciamocelo, è pazza come un cavallo e mi atterrerà.

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